Conte a Palermo: “Dopo le elezioni amministrative affronteremo il nodo del terzo mandato nel M5s”
Continua la visita del leader del M5s Giuseppe Conte a Palermo, a sostegno del candidato sindaco del centrosinistra, Franco Miceli. "Palermo è una città piena di entusiasmo e che ha voglia di ripartire. Vedo una capitale europea che ha una grande capacità di attrarre i turisti, ma vedo anche tantissima sofferenza e una povertà diffusa: noi politici dovremmo stare più a Palermo, soprattutto in quei quartieri dove ci sono tantissime difficoltà economiche, non possiamo rimanere solo nei palazzi della politica", ha detto durante un punto stampa al Cep di Palermo, tracciando un primo bilancio della sua due giorni nel capoluogo siciliano.
Conte ha detto che al più presto andranno fatto le primarie per le elezioni regionali in Sicilia: "Sulle primarie dobbiamo chiudere. Noi facciamo solo una rivendicazione politica. Abbiamo tutte le carte in regola per proporre un interprete adeguato a quel percorso politico che stiamo facendo insieme, non significa che non si fanno le primarie – stiamo lavorando ad un tavolo per le primarie – ma partecipiamo a questo tavolo con la consapevolezza che siamo un partito di riferimento, in questa prospettiva di coalizione, quindi abbiamo tutte le certe in regola affinché ci sia anche un interprete nostro all'esito delle primarie. È legittima la determinazione del presidente Musumeci a ricandidarsi. Ma è del tutto legittimo da parte del campo progressista la volontà di chiamarlo a responsabilità davanti al popolo siciliano e quindi di offrire un progetto politico alternativo, che possa segnalare tutte le carenze della sua gestione".
"Quando terminerà questa tornata elettorale risolveremo anche la questione interna sulla regola del terzo mandato", ha aggiunto.
Conte si è espresso anche sull'udienza sul ricorso degli attivisti M5S contro le votazioni degli iscritti che, lo scorso marzo, ha dato via libera al nuovo statuto del Movimento e alla sua elezione a presidente. Al termine dell'udienza di oggi a Napoli il giudice si è riservato ancora un po' di tempo prima di prendere una decisione: "Ci sono dei tempi tecnici, poi il giudice si riserva di adottare un provvedimento cautelare e si prende alcuni giorni per riflettere e ponderare bene il caso. Va bene così, affrontiamo serenamente questa ulteriore verifica giudiziaria, siamo una forza politica che sta chiamando alla responsabilità anche rispondendo ai bisogni dei cittadini, quindi da un lato ci difendiamo nei processi, come è giusto che sia, e non ci difendiamo dai processi, dall'altro dobbiamo però continuare a fare politica, quindi affrontiamo serenamente questi passaggi".
Il leader pentastellato si è detto soddisfatto della direttiva Ue sul salario minimo: "Soddisfatto? Assolutamente sì, anche l'Europa ci invita ad adottare al più presto la legge sul salario minimo. Spesso diciamo: l'Europa va seguita. Ecco, allora seguiamo l'Europa quando si tratta di politiche per tutelare i diritti dei lavoratori. Non è che possiamo seguire l'Europa solo quando ci chiede l'austerità".