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Conte a Meloni: “Favola dell’underdog non funziona più, su Mes assistiamo a imbarazzante indecisionismo”

Il leader del M5s è intervenuto in dichiarazione di voto alla Camere: “La favola dell’underdog non funziona più. Gli italiani si attendono risultati e non accettano più la favola di chi si è presentato come la novità della politica”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Abbiamo ascoltato le comunicazione della presidente del Consiglio Meloni in vista del Consiglio europeo. La favola dell'underdog, della svantaggiata, che ha utilizzato, non funziona più. Gli italiani si attendono risultati e non accettano più la favola di chi si è presentato come la novità della politica. Non ce la fanno più a reggere il caro vita, non possono essere condiscendenti con il governo che ostenta indifferenza, nei confronti delle famiglie che sono costrette a fare rinunce. Oggi ha riconosciuto per la prima volta che l'inflazione è una tassa occulta, noi lo diciamo da mesi". Lo ha detto il presidente del M5s Giuseppe Conte, intervenendo in Aula alla Camera in dichiarazione di voto dopo le comunicazioni rese in Aula dalla premier Meloni, in vista del Consiglio Ue.

"Però oggi non può venire in Aula e limitarsi a fare l'analista finanziario, e prendersela con la Bce, come se fosse il nemico di turno. Siete a corto di idee? Prendete i soldi dagli extraprofitti e metteteli sul caro vita. Non possiamo darvi noi il coraggio che non avete. Che questo governo sia privo di visione lo riconoscono tutti, l'ha detto il presidente di Confindustria Giovani, Di Stefano. In Europa si va con idee chiare e a testa alta. Se vuole compiacere tutti finirà per non compiacere nessuno e soprattutto per scontentare noi italiani", ha detto ancora Conte, nell'annunciare il voto contrario del M5s alla risoluzione di maggioranza.

"L'assenza di visione del governo ci fa perdere credibilità in Ue, ci sono equilibrismi pessimi per la credibilità dell'Italia. Non vuole rovinare i rapporti con Orban e con i suoi alleati di Vox, qui non è in gioco un problema di isolamento, il rischio è di una marcata irrilevanza. Ha affrontato una campagna elettorale con delle affermazioni, ‘sono una donna', ‘siamo pronti'. Ora invece assistiamo a un uso retorico delle negazioni, ‘non siamo marziani', ‘non faremo mancare il nostro sostegno a Zekelensy'. Ma per esempio qual è la posizione di Meloni sul rinnovo dell'accordo della Via della Seta? Nessuno lo sa. Domani in Consiglio europeo la premier Meloni cosa dirà? Che ci stiamo riflettendo su? Anche sul Mes stiamo assistendo a uno spettacolo indecoroso, il vostro patriottismo si sta colorando di imbarazzato indecisionismo. Questa mattina ha dichiarato sorprendentemente che anche lei vuole adottare una logica di pacchetto. Ma quando ero premier, da deputata, mi disse "presidente, chi le ha consigliato questa logica di pacchetto? Tafazzi?". Sul Mes la Meloni "è caduta nel ridicolo e si è auto dichiarata tafazziana. Questo vostro pacchetto si trasformerà in un pacco per l'Italia".

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