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Elezioni politiche 2022

Conte a Meloni: “Con te al governo poveri aumentati”, leader Fdi: “Reddito cittadinanza è sbagliato”

Botta e risposta tra Conte e Meloni sul Reddito di cittadinanza, che fino alla fine è uno dei temi più caldi della campagna elettorale. Leader M5s: “Non credi di aver fatto già abbastanza danni?”. Presidente Fdi: “Conte dice sempre che io combatto i poveri. No, io combatto la povertà”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Mancano ormai poco più di due giorni al voto, e i partiti si avviano a chiudere la campagna elettorale. Il centrodestra si è riunito in piazza del Popolo a Roma questa sera, mentre il M5s farà un ultimo comizio domani alle 18, sempre nella Capitale, in piazza Santi Apostoli, prima dell'inizio del silenzio elettorale. Le schermaglie tra le forze politiche però non sono finite, soprattutto quelle che riguardano il Reddito di cittadinanza, misura bandiera dei pentastellati che la destra vorrebbe abolire e il Terzo Polo vuole cambiare in modo radicale. Anche oggi un botta e risposta tra Giuseppe Conte e la leader di Fratelli d'Italia dimostra che sul sussidio i leader si stanno giocando gran parte del loro consenso per il 25 settembre. E fino all'ultimo non risparmiano attacchi e critiche agli avversari.

L'ex premier Conte incalza Meloni, che secondo gli ultimi sondaggi parte avvantaggiata per la corsa a Palazzo Chigi: "Giorgia, hai combattuto così bene la povertà che l'ultima volta che sei stata al governo, prima con Berlusconi e Salvini e poi come stampella di quello tecnico, le persone in povertà assoluta sono passate da 2,1 a 3,5 milioni", scrive su Twitter il presidente del Movimento cinque stelle. "Non credi di aver fatto già abbastanza danni?".

Il riferimento è alle ultime dichiarazioni di Meloni sul Reddito di cittadinanza, che promette di eliminare: "Il Reddito di cittadinanza è sbagliato perché mette sullo stesso piano che ha bisogno di assistenza e chi ha bisogno di lavoro. È sbagliato sul piano culturale, vanno separati i piani. Figurarsi se FdI non vuole sostenere chi non è in condizione di lavorare. L'assistenza verso chi non può lavorare deve essere ancora migliore. Abbiamo pensioni di invalidità da 270 euro, pensioni minime o sociali da 500-530 euro… Però l'assistenza va fatta nei confronti di chi non è in condizioni di lavorare. Per chi è in condizione di lavorare, la sfida non è mantenerlo nella sua condizione di povertà. Conte dice sempre che io combatto i poveri. No, io combatto la povertà. E c'è un solo modo. Dare l'occasione al povero di diventare benestante, e questo si fa solo con il lavoro", ha detto la leader di FdI, Giorgia Meloni, nel corso della registrazione di Porta a Porta in onda stasera su Rai1.

"Fra chi cerca il lavoratore e chi cerca lavoro non c'è un punto di contatto. Non formiamo la manodopera qualificata. C'è un tema legato alla formazione – ha aggiunto -. Noi abbiamo l'idea del liceo del Made in Italy, un settore che cerca tanta manodopera. La scuola e l'università devono dialogare con il mondo del lavoro. Noi abbiamo il Fondo sociale europeo, sono risorse europee che servono a formare per il reinserimento lavorativo. L'Italia sta restituendo 8 miliardi di euro che non ha speso, tutto il costo del Reddito di cittadinanza. Il nuovo Fondo sociale ne prevede altri 14 e il Pnrr altri 6-7. Abbiamo quasi 30 miliardi di euro per formare la gente".

Il Reddito di cittadinanza è stato approvato quando Luigi Di Maio era ancora nel M5s, e il ministro degli Esteri rivendica la paternità della misura e dice che per proteggerla bisogna votare la coalizione di centrosinistra, di cui fa parte: "Queste elezioni si sono trasformate in un referendum sul Reddito di cittadinanza. Io penso che vada difeso e che l'unico modo per fermare Giorgia Meloni che lo vuole abolire sia votare la coalizione progressista in cui c'è Impegno civico", ha detto intervenendo sempre a Porta a Porta il leader di Impegno civico. "La legge elettorale questo prevede: per battere la coalizione di destra bisogna votare quella progressista. Votare per chi corre da solo significa sprecare il voto e favorire Meloni. Votare Conte significa favorire Meloni", ha insistito il ministro degli Esteri. "In questo momento storico non ci possiamo permettere di abolire il Reddito".

Anche Matteo Salvini, dal comizio di chiusura della campagna elettorale a piazza del Popolo, è intervenuto sul sussidio: "Cosa succede se Salvini, Giorgia e Silvio vincono le elezioni? Per quello che mi riguarda viene lasciato nelle tasche di chi non può lavorare, io voglio un Paese che non dimentica nessuno, ma se tu prendi denaro pubblico e dici di no a una offerta di lavoro, perdi qualsiasi privilegio e diritto a continuare ad avere soldi pubblici". 

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