Consulta, Musolino (IV) conferma la versione di Renzi: “La Russa mi chiese di passare al centrodestra”
Anche Dafne Musolino, la senatrice a cui Ignazio La Russa avrebbe chiesto di votare insieme al centrodestra per il nuovo giudice della Corte costituzionale e poi passare in maggioranza, ha confermato il racconto di Matteo Renzi, leader di Italia che ieri aveva accusato il presidente del Senato: "Ci sono tentativi di andare a prendere uno per uno i nostri".
Musolino ha detto di essere "sotto shock" per una "proposta irricevibile" arrivata dalla seconda carica dello Stato. Il portavoce di La Russa ieri aveva smentito la storia, accusando Renzi di mentire. Oggi, l'ex premier ha annunciato che sporgerà querela.
Il racconto di Musolino: "La domanda di La Russa garbata ma chiara"
La senatrice, eletta con Sud chiama Nord e poi passata al gruppo di Matteo Renzi, ha ricostruito quanto accaduto in un colloquio con Repubblica. Si sarebbe trattato di uno scambio breve, avvenuto "a pranzo al ristorante del Senato". Lei e la Russa si trovavano "in tavoli diversi", ha raccontato: "Poi lui si è avvicinato e mi ha chiesto di parlarmi qualche minuto. A quel punto ci siamo accomodati in un altro tavolo, da soli. Lì mi ha chiesto se fossi stata disponibile a fare un passaggio in maggioranza".
La conversazione sarebbe partita dal voto per Francesco Saverio Marini, consigliere giuridico della presidente del Consiglio, che Giorgia Meloni avrebbe voluto far eleggere come nuovo giudice della Corte costituzionale. Un tentativo fallito, anche perché la destra avrebbe avuto bisogno di alcuni voti dagli esponenti dell'opposizione. Da questo sarebbe stata motivata la richiesta di La Russa.
Si tratterebbe di un episodio grave, però, proprio perché La Russa non è solamente un esponente di Fratelli d'Italia, ma anche il presidente del Senato, seconda carica dello Stato. Musolino ha specificato una cosa sullo scambio tra i due: "Io sono siciliana. La Russa altrettanto. Tra noi le domande non sono troppo esplicite. È stata una domanda molto garbata, ma ci siamo capiti. Il senso era quello".
In ogni caso, la sua risposta sarebbe stata chiara: "Sono rimasta molto sorpresa per la domanda, anche per le circostanze in cui è stata posta. Uno si alza dal tavolo del ristorante del Senato e il presidente ti chiede di passare col centrodestra". Non ci sarebbe stata una ‘offerta' specifica: "Non siamo arrivati a discutere nei dettagli la proposta, perché sono rimasta scioccata e ho detto: no, basta. Non ho provato a rilanciare. Era una proposta irricevibile: io sono stata eletta all’opposizione e lì intendo restare".
La senatrice non ha potuto confermare se ci siano stati altri tentativi, da parte di La Russa, di avvicinare parlamentari dell'opposizione: "Con me lo scambio di battute è stato molto breve. Ma non posso escluderli. Io però sono stata risoluta. Credo che la prossima volta che mi vedrà al ristorante, La Russa farà il giro largo".
Renzi minaccia querela contro il portavoce di La Russa
Ieri, dopo le parole di Renzi, il portavoce del presidente del Senato aveva smentito nettamente la vicenda: "Il senatore Matteo Renzi mente sapendo di mentire e coinvolge – non so quanto volontariamente – la sua collega Musolino (eletta con altra lista e poi passata a Iv) a fare altrettanto". E ancora: "Con tutto il rispetto possibile, Renzi sta superando ogni limite". E "Capiamo che il senatore Renzi abbia bisogno di visibilità per coprire le difficoltà di Iv, ma non è mentendo spudoratamente che recupererà quel consenso che ha perso negli anni e che continua a perdere anche ora".
Oggi l'ufficio stampa di Italia viva ha fatto sapere che Renzi "ha dato mandato ai suoi legali di procedere in sede civile contro il portavoce del presidente del Senato La Russa", per le sue "espressioni false e diffamatorie". La vicenda, quindi, potrebbe spostarsi anche sul piano legale.