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Consulta, eletti i tre giudici: sono Barbera, Prosperetti e Modugno

Grazie al via libera di Renzi all’intesa con il Movimento 5 stelle è arrivata la fumata bianca. I tre giudici sono Franco Modugno, Augusto Barbera e Giulio Prosperetti.
A cura di Claudia Torrisi
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Camera dei Deputati - Prima votazione per l'elezione del Presidente della Repubblica

UPDATE ore 22.40 – Il Parlamento ha eletto i tre nuovi giudici della Corte Costituzionale. Come era prevedibile grazie all'accordo tra PD e 5 Stelle sono stati nominati Augusto Barbera, Franco Modugno e Giulio Prosperetti.

Potrebbe risolversi durante la seduta delle 19 di oggi l'impasse riguardo l'accordo sull'elezione dei tre giudici della Corte Costituzionale. Ieri c'è stata la trentunesima fumata nera: nessun candidato ha ottenuto il quorum di 571 voti. A votare sono stati 674 parlamentari, più tre astenuti. Sono state 442 le schede bianche, mentre 51 sono state le nulle. A prendere il maggior numero di voti sono stati Franco Modugno con 107 preferenze, Gaetano Piepoli con 25, Francesco Paolo Sisto con 19 e Augusto Barbera 12.

Adesso l'intesa sembra essere davvero vicina. Il Partito democratico avrebbe avuto indicazioni dal presidente del Consiglio Matteo Renzi di cercare l'accordo con Movimento 5 stelle e forze centriste, escludendo dai giochi Forza Italia. La terna di nomi proposti comprende Augusto Barbera (nome sostenuto da Renzi), Franco Modugno (supportato dal Movimento 5 stelle) e Giulio Prosperetti, gradito all'area del Nuovo Centrodestra. I parlamentari cinquestelle decideranno sul da farsi nell'assemblea del gruppo, ma l'orientamento sembrerebbe favorevole. La terna, quindi, potrebbe contare su 642 voti, i due terzi dei componenti del Parlamento in seduta comune. Per il presidente del Consiglio "è una situazione che andava risolta".

Probabilmente l'ok di Renzi all'accordo è arrivato anche in conseguenza all'atteggiamento tenuto in aula dal forzista Renato Brunetta, che ha accusato il governo di aver prodotto una legge di Stabilità piena di "mance e marchette". Forza Italia però si sentirebbe a questo punto tradita dal presidente del Consiglio, che non avrebbe mantenuto la parola data, e potrebbe votare scheda bianca. Non tutti sono scontenti però: per qualcuno all'interno della coalizione di centrodestra questa potrebbe essere l'occasione per tornare a fare opposizione in Aula. "Matteo Renzi ritorna all’asilo: tu mi prendi in giro e io non ti do le caramelle", ha commentato Mara Carfagna, portavoce del gruppo di Fi alla Camera. "Dopo il diverbio in aula con Brunetta – ha aggiunto – dà il via libera ad un’intesa con il Movimento 5 Stelle sull’elezione dei giudici della Consulta. Grande esempio di maturità politica e capacità di accettare le critiche. Siamo messi bene".

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