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Consulta, il M5S si chiama fuori: “Non ci sporchiamo le mani nella combine Renzi – Berlusconi”

Il capo politico del Movimento 5 Stelle torna sulla questione Consulta e ribadisce il no ad un compromesso con Pd e Forza Italia (e attacca nuovamente Napolitano).
A cura di Redazione
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Dopo che nemmeno l'incontro fra Renzi e Berlusconi è riuscito a sbloccare lo stallo parlamentare sull'elezione dei nuovi membri della Corte Costituzionale, c'è grande incertezza sui tempi e sui modi con i quali si procederà a colmare quello che è a tutti gli effetti un "vuoto" istituzionale. Nella giornata di ieri era intervenuto anche il capo dello Stato con una nota nella quale spiegava come "quorum elevati per tali operazioni elettorali in Parlamento implicano tassativamente convergenze sulle candidature e piena condivisione nell'espressione dei voti tra forze politiche diverse, di maggioranza e di minoranza". Un riferimento al "settarismo" era poi stato interpretato come una critica alle opposizioni, decise ad opporsi all'elezione dei candidati "ufficiali" di area democratica e forzista Luciano Violante e Donato Bruno.

Oggi arriva la replica di Beppe Grillo che, nel ribadire la contrarietà del Movimento 5 Stelle ad ogni tipo di "inciucio" (soprattutto su quei nomi), attacca ancora il Patto del Nazareno e la spartizione degli incarichi istituzionali di Renzi e Berlusconi. Ecco il ragionamento grillino (corredato da un fotomontaggio che mostra un Napolitano – statua "sporcato" da escrementi di piccione):

Il Capo dello Stato si pone alcuni "gravi interrogativi" che evidentemente non si era posto in passato sullo stravolgimento del Senato e sul patto sulle riforme costituzionali fatto con un pregiudicato a porte chiuse. Ma, come è giusto che sia, ognuno si pone gli interrogativi che vuole e li pesa alla bisogna. Ora, è evidente che i candidati Bruno e Violante questo Parlamento che pur essendo stato votato da una legge incostituzionale (nessun grave interrogativo su questo punto, Presidente?) non li vuole votare. Se il Parlamento è ancora sovrano e non una foglia di fico presidenziale, bisogna, caro Presidente, che lei semplicemente ne prenda atto. In particolare, per il M5S "l'importante questione della Corte su cui lei desidera richiamare l'attenzione" che, fuor di burocratese in sostanza vuol dire "o mangiate questa minestra o saltate dalla finestra", in cui la minestra (rancida) sono Bruno e Violante, non vuol dire nulla.Il M5S questi non li vota. O ci sono candidati all'altezza delle Istituzioni, o il M5S non si sporcherà le mani. Se poi i nomi fanno parte del Patto del Nazareno, la rogna se la grattino Renzie (insieme ai parlamentari che gli hanno voltato le spalle) e Berlusconi (che in Forza Italia conta ormai come il due di picche a briscola) ed eventualmente Napolitano. Noi in questa combine non c'entriamo.

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