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Crisi economica

Consiglio dei ministri speciale, sul tavolo i provvedimenti da portare in Europa. Smentita ipotesi di prelievi forzati

Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e i ministri italiani si incontrano a Palazzo Chigi per le nuove misure da inserire in un decreto legge o nel ddl stabilità per garantire all’Unione Europea il rispetto degli impegni presi nella lettera della settimana scorsa. Smentito il prelievo forzato dai conti corrente, rimangono le misure strutturali per il rilancio dell’economia.
A cura di Alessio Viscardi
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Consiglio dei ministri speciale: misure per la crisi economica
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Crisi economica

Un Consiglio dei Ministri speciale per decidere quali strumenti inserire nel maxi-emendamento per il previsto disegno di legge “stabilità”, ribattezzato “Ddl Europa” proprio perché progettato per rispondere alle richieste avanzate da Germania, Francia e Bce per concedere protezione e tutela sui mercati internazionali ai titoli di stato dell’Italia. Secondo il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, non ci sono ancora decisioni sulle misure da adottare per il rilancio dell’economia italiana.

“Stiamo scrivendo il decreto che sarà varato nel consiglio dei ministri di stasera con le misure più urgenti contenute nella lettera inviata dal governo a Bruxelles” aveva sintetizzato in giornata il ministro Altero Matteoli, che ha evitato di sbilanciarsi sottolineando i tempi ristretti concessi all’Italia: “Per ora stiamo lavorando sulle professioni, sulle infrastrutture, sullo snellimento burocratico”.

Nella giornata di oggi era avanzata l’ipotesi che sul tavolo ci fosse la possibilità inquietante che il governo effettuasse prelievi forzati da tutti i conti corrente degli italiani. La smentita è arrivata da Palazzo Chigi, dove sono ora riuniti tutti i ministri che a partire dalle 20:00 dovranno trovare “la quadra” sugli elementi da inserire nella nuova manovra per far ripartire l’economia dell’Italia.

L’ipotesi di un decreto legge con interventi concreti è la più plausibile, sembrerebbe essere disposto per entrare in vigore all’indomani del vertice G20 di Cannes. Punti focali sarebbero le dismissioni del patrimonio pubblico statale, le liberalizzazioni e le grandi opere immediatamente cantierabili. Caposaldo dovrebbe rimanere la norma sui licenziamenti facili prevista dalla lettera di Berlusconi all’Ue.

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha chiesto espressamente a tutte le forze politiche nazionali di “fare presto” e convergere “più ampiamente” sulle misure economiche condivise. Qualche analista ha letto nelle parole di Napolitano un invito al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, a farsi da parte permettendo alle Opposizioni di appoggiare un nuovo esecutivo: “Nell'attuale, così critico momento il paese può contare su un ampio arco di forze sociali e politiche consapevoli della necessità di una nuova prospettiva di larga condivisione delle scelte che l'Europa, l'opinione internazionale e gli operatori economici e finanziari si attendono con urgenza dall'Italia. Il Capo dello Stato ritiene suo dovere verificare le condizioni per il concretizzarsi di tale prospettiva”.

AGGIORNAMENTI

20:40 – Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è arrivato in ritardo a palazzo Chigi per il Consiglio dei ministri incentrato sulle misure per la crisi economica. All'entrata esponenti del Popolo Viola hanno contestato il premier, gridando: "Dimissioni, dimissioni"

Il popolo viola contesta Silvio Berlusconi

22:15 – Il Consiglio dei Ministri sulle misure anticrisi e per il rilancio dello sviluppo si è appena concluso. Sfumata l'ipotesi di un decreto legge per recepire le misure più urgenti, vi è orientatamento sullo strumento di un maxiemendamento al disegno di legge stabilità ora all'esame del Senato. Il decreto che era stato messo a punto è stato bloccato pure per le obiezioni del presidente Napolitano.

22:54 – Le misure previste nel maxiemendamento dovrebbero essere la vendita di immobili del patrimonio pubblico, misure sul trasporto locale e qualche cenno alle liberalizazioni delle professioni. Fonti di governo confermano che non sono contenute misure sulla riforma del mercato del lavoro e nessun prelievo forzoso sui conti correnti.

22:57 – Il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli ha espresso disappunto per la mancanza di misure anticrisi: "Decreto legge alla memoria: quando si calano le braghe bisogna stare molto attenti a coprirsi le spalle perchè svolazzano i temuti uccelli paduli" – dichiara Calderoli.

23:02 – Il ministro del Lavoro Sacconi dichiara che non c'è mai stata l'ipotesi di inserire in un decreto legge le norme sui cosiddetti "licenziamenti facili".

23:09 – Il Pd commenta le indiscrezioni uscite dal CDM di stasera: "A una prima occhiata siamo assolutamente lontani da quel che ci vorrebbe. Purtroppo".

23:11 – Il presidente del Consiglio, in una nota a margine del comunicato di Palazzo Chigi sul CDM, afferma che le indiscrezioni uscite sulla stampa non corrispondono alle misure che saranno prese nei testi di legge.

23:14 – Fonti di Governo confermano che un capitolo del maxiemendamento riguarderà una serie di misure sul lavoro. Saranno facilitati i contratti di apprendistato ed è prevista una serie di incentivi per l'assunzione di giovani disoccupati, per facilitare il lavoro part-time, l'inserimento delle donne e il telelavoro.

23:15 – Susanna Camusso, segretario del sindacato Cgil, dirama una nota: "Per quel poco che filtra, si conferma ancora di più la convinzione di quanto sia inadeguato e dannoso questo governo per un paese che domani dovrà fronteggiare non solo i mercati ma presentarsi al decisivo vertice del G20 senza una guida credibile e senza quelle decisioni annunciate e non prese. Un durissimo ulteriore colpo alla credibilità di questo paese alla vigilia di un appuntamento cruciale". E continua: "A questo punto invece la cosa che deve essere chiara è che il governo, in evidente stato confusionale, se ne deve andare al più presto prima di portare il paese alla deriva e senza permettersi nel frattempo di attaccare ancora una volta il mondo del lavoro".

23:19 – Si legge nel comunicato di palazzo Chigi che "Il Consiglio dei ministri ha approvato un maxi emendamento al ddl Stabilità che recepisce sul piano normativo gli impegni assunti dal presidente del Consiglio nella sua lettera all'Unione Europea".

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