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Berlusconi al termine del Consiglio dei Ministri: “Nuova fase per il Governo”

Terminato il Consiglio dei Ministri con il via libero al decreto legislativo sugli incentivi e al ddl costituzionale per la riforma di 3 articoli della Costituzione in materia di libera iniziativa.
A cura di Cristian Basile
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Prova ad uscire dal pantano della polemica politica il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi con una conferenza stampa, al termine del Consiglio dei ministri,  nella quale ha annunciato il varo di un un pacchetto di misure per lo sviluppo: ‘‘Oggi abbiamo avviato una nuova fase di lavoro per il rilancio della nostra economia". Il governo ha dato il via libera al decreto legislativo sugli incentivi e al disegno di legge costituzionale per la riforma degli articoli 41, 97 e 118 della Costituzione. "La modifica dell'articolo 41", che "stiamo perfezionando con i nostri esperti", dice il premier, è così formulato: "L'iniziativa e l'attività economica privata è libera ed è permesso tutto ciò che non è espressamente vietato"

Per il Cavaliere le modifiche pensate per articoli 41, 97 e 118, della Carta sulla libertà di impresa e al decreto legislativo sugli incentivi fiscali alle imprese, sono doverose e coerenti con "la nuova fase del lavoro del governo: tutta tesa a provvedimenti per il rilancio dell'economia, della crescita e dello sviluppo. Non è solo un fatto italiano, ma di tutta l'Unione europea". Berlusconi a margine dell'incontro ha anche ribadito che il nostro Paese è "il terzo contributore dell'Europa, e siamo al secondo posto quanto a solidità del sistema economico".

In conferenza stampa il premier parla anche della maggioranza e del sistema giudiziario, ma "parliamo del sistema di giustizia civile – avvisa – oggi non parliamo di quella penale. Abbiamo avuto dei ritardi sulle misure per lo sviluppo – lamenta il Cavaliere – anche per la diaspora nella maggioranza. Noi manteniamo i numeri, che anzi stanno crescendo voto per voto. La diaspora ci ha tolto di mezzo gli ostacoli per la riforma della giustizia e le altre riforme".

Immediata la bocciatura dell'opposizione che arriva da Marina Sereni del Partito Democratico:

"Una riunione del Consiglio dei Ministri tenuta non a caso mentre le agenzie di stampa battevano la notizia della richiesta del rito immediato per concussione e prostituzione minorile a carico di Berlusconi da parte dei magistrati. Il Parlamento e' paralizzato dalla incapacita' del governo di proporre e far approvare misure concrete a sostegno dell'economia e del lavoro e intanto Berlusconi annuncia per l'ennesima volta la riforma degli incentivi, per l'ennesima volta il Piano Sud, per l'ennesima volta la riforme costituzionali per rendere l'impresa piu' libera […] E' gravissimo che si ipotizzi addirittura la modifica di uno degli articoli della prima parte della Costituzione, che certo non ha alcun riflesso concreto nel rapporto tra le imprese e la burocrazia, pur di sollevare una cortina fumogena sui gravi reati contestati al premier, sulla caduta di credibilita' dell'esecutivo, sul fallimento delle politiche economiche e sociali del governo".

Molto critico anche il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, durante una conferenza stampa nella sede del partito rinsaldato dopo l'Assemblea Nazionale di Roma, ha commentato così le misure varate oggi dal Consiglio dei ministri: "Una scossa per l'economia dal consiglio dei Ministri? Queste misure non danno una scossa alla situazione e non gli fanno nemmeno il solletico. Ci troviamo di fronte ad un insieme di norme astratte, ordinamentali, di calendari, di rinvii a nuove norme e non c'è nulla di concreto".

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