video suggerito
video suggerito

Coni e Governo portano lo ‘Sport in classe’: arriva il tutor nelle scuole

Il progetto per il sostegno all’attività motoria e sportiva nella scuola presentato dal ministro dell’Istruzione Giannini e dal presidente del Coni, Malagò: “Sconfiggiamo la sedentarietà”
A cura di B. C.
37 CONDIVISIONI
Immagine

Il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, insieme al presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha presentato il progetto ‘Sport di Classe', promosso da Miur, Coni Cip e presidenza del Consiglio dei Ministri agli alunni dell'Istituto comprensivo ‘Daniele Manin' di Roma. “Credo che lo sport, come lo studio, sia una delle cose più belle e appassionanti che si possano fare nella vita. Lo sport è per tutti, ma ci vogliono anche insegnanti di educazione fisica che da subito vi insegnino questi sport”, ha detto la titolare del Miur. Il progetto "Sport di classe" si concretizzerà nell’inserimento della figura del Tutor nei centri sportivi scolastici istituiti presso tutte le scuole primarie e con la prospettiva di inserire, dall’1 settembre 2015, sempre che le coperture finanziarie lo consentano, 5.300 insegnanti di educazione fisica precari in 106.000 classi. “La cosa che volevamo fare concretamente era quella di mettere insieme quelle forze che si occupano di sport", ha spiegato il ministro dell'Istruzione. ”Si deve imparare da subito la familiarità con la disciplina del nostro corpo, altrimenti è difficile avere uno stile di vita salutare e diventare campioni”, conclude la Giannini.

L'importanza dello sport a scuola, secondo il Coni

"Questo progetto è nel mio programma da quando mi sono candidato. Ho detto che questa era la madre di tutte le battaglie" ha spiegato soddisfatto Malagò. "Ho litigato con qualcuno all'interno del nostro mondo che mi diceva di non preoccuparci del tema scuola che non ci compete – ha sottolineato -. Io sono andato avanti lo stesso e siamo partiti dal format portato avanti con determinazione dai miei predecessori. Cambiando il nome, alfabetizzazione motoria, che a me non era mai piaciuto e andando su un percorso più chiaro". Il progetto, oltre ad una gestione dell’Educazione fisica e dell’attività sportiva condivisa tra Miur e Coni, prevede un’attenzione particolare agli studenti con disabilità e una sperimentazione iniziale riservata per le classi terze, quarte e quinte della scuola primaria. "Se lo sport oggi ha un valore di crescita culturale del paese è dovuto alla scelta di abbattere un grande muro", ha detto il presidente del Cip, Luca Pancalli.

37 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views