Confronto in tv tra Schlein e Meloni, Floridia scrive all’Agcom: “Così non si rispettano le regole”
È ancora polemica sul faccia a faccia in tv tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein. Dopo le critiche arrivate da alcune voci di opposizione – come il Movimento Cinque Stelle, secondo cui il confronto a due non rispetterebbe la par condicio e andrebbe quindi allargato agli altri leader politici – la presidente della commissione di Vigilanza Rai, Barbara Floridia, ha scritto una lettera al presidente dell'Agcom e ai vertici del servizio pubblico, per chiedere parità di trattamento verso tutte le parti politiche in corsa alle prossime elezioni europee.
Nella missiva si legge che il confronto in programma per il 23 maggio a Porta a Porta "non sembra conforme alle disposizioni della delibera approvata in Vigilanza Rai" lo scorso 9 aprile 2024, in particolare per quanto riguarda l'articolo 6, secondo cui i dibattiti tra i partecipanti alle elezioni devono avvenire "tra un numero di partecipanti compreso fra tre e sei, e di norma, se possibile, fra quattro partecipanti, curando comunque di assicurare un rapporto equilibrato fra i rappresentanti di lista e raccomandando l’attenzione all’equilibrio di genere tra le presenze". Insomma, parafrasando: i confronti in tv durante la campagna elettorale dovrebbero coinvolgere almeno tre partecipanti alle elezioni, cercando di assicurare maggiore rappresentanza possibile (quindi con parti politiche diverse) e rispettando, dove possibile, gli equilibri di genere.
Non solo Giuseppe Conte: anche Antonio Tajani ha fatto sapere di aver declinato l'invito di Bruno Vespa per un duello tv con Matteo Renzi, sottolineando appunto un mancato rispetto della par condicio: "Bisogna che tutte le forze politiche partecipino perché qua non siamo in un sistema maggioritario ma proporzionale. Si faccia un confronto con tutti i leader assieme come si fa negli Stati Uniti", ha spiegato il vicepremier.
Intanto, ci ha subito pensato Enrico Mentana ad offrire un'alternativa, invitando tutti i leader su La7 e ricevendo già il sì del leader del Movimento Cinque Stelle: "Ufficializzo la proposta di due confronti televisivi tra i leader delle liste in lizza per le elezioni europee dell'8 e 9 giugno", ha scritto il giornalista sui suoi social, ipotizzando come date quelle del 5 e 6 giugno.