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Enrico Letta: “Il 2014 sarà l’anno della ripresa e della svolta generazionale”

La conferenza stampa di fine anno del Presidente del Consiglio Enrico Letta, nel giorno della doppia fiducia chiesta alle Camere, è l’occasione per un bilancio sull’operato del Governo.
A cura di Redazione
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Nel giorno in cui il Governo chiede una doppia fiducia, alla Camera sul decreto Salva Roma e al Senato sulla legge di stabilità, il Presidente del Consiglio Enrico Letta incontra i giornalisti nella tradizionale conferenza stampa di fine anno. È ovviamente l'occasione per un bilancio dell'attività di Governo, anche in considerazione degli appuntamenti dei prossimi giorni con decisive scadenze parlamentari e c0n la necessità di ulteriori aggiustamenti di tiro su alcune scelte controverse dell'esecutivo. Dopo l'introduzione del presidente dell'Ordine dei giornalisti Enzo Iacopino, Letta è intervenuto per ribadire quelli che ritiene essere i principali meriti del suo esecutivo, mostrandosi decisamente ottimista sul futuro del Paese: "Il prossimo sarà l'anno della svolta, sono sicuro che nella conferenza stampa del 2014 commenteremo dati migliori e avremo le riforme istituzionali come fatto compiuto, a partire dalla legge elettorale".

Poi il passaggio centrale del suo breve intervento di apertura: "Da aprile, l'Italia in un colpo solo ha recuperato 30 anni nel calendario e il 2013 sarà ricordato come l'anno della svolta generazionale. Una svolta nel suo complesso, di cui io sono solo una parte. Io farò la mia parte fino in fondo perché questa svolta riesca, perché il Paese ne ha bisogno e non possiamo sprecare questa opportunità". Ma il valore fondante resta sempre quello della "stabilità", che secondo Letta "produce dividendi solo se è portata avanti nel tempo, come in questi otto mesi e come evidenziato dai numeri; insomma, la stabilità è la precondizione per ridurre le tasse e favorire la crescita".

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Per Letta poi "le turbolenze di questi mesi sono solo in parte dovute alla crisi, ma soprattutto a fattori in qualche modo esterni, come la sentenza e la successiva decadenza di Berlusconi", quindi al momento l'obiettivo principale è quello di "cogliere le opportunità che il 2013 ci lascia in dote, anche perché c'è la forte percezione del fatto che l'Italia abbia voltato pagina". Nello specifico Letta ricorda che nel mese di gennaio il Governo sarà impegnato nella discussione sul piano per il lavoro e assicura: "Terremo dentro tutto ciò che servirà a creare occupazione, perché è evidente che la lotta alla disoccupazione, in particolare quella giovanile, deve essere centrale e continuare fino a che non sarà riassorbito lo shock di questi ultimi anni".

Sugli equilibri interni alla maggioranza Letta è chiaro: "Io non credo che Renzi voglia andare al voto e mi sento anche di fare un appello a Forza Italia, in particolare a Silvio Berlusconi, affinché rifiuti la deriva nichilista e populista e collabori alla stesura delle riforme istituzionali e costituzionali". Poi un omaggio al Presidente della Repubblica: "Giorgio Napolitano ci ha salvato nel momento più difficile per il Paese".

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