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Conferenza internazionale sui migranti, Meloni: “Oggi inizia un percorso, Italia ponte tra Africa e Ue”

Al termine della Conferenza internazionale sui migranti Meloni è intervenuta in conferenza stampa: “Oggi è una grande giornata ma è solo l’inizio di un lavoro che durerà molto tempo. Noi siamo inevitabilmente un ponte tra l’Europa, l’Africa e il Medio Oriente”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Si è conclusa a Roma la Conferenza internazionale su sviluppo e migrazioni organizzata e fortemente voluta dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Ai lavori ha partecipato anche il presidente tunisino Kais Saied, con cui Italia e Unione europea hanno firmato un importante Memorandum appena una settimana fa.

"Noi siamo inevitabilmente un ponte tra Europa, Africa e Medio Oriente", ha sottolineato Meloni durante la conferenza stampa di chiusura. "Assolutamente una partecipazione straordinaria, la Conferenza ha superato le nostre aspettative. Le conclusioni sottoscritte da tutti i partecipati sono molto importanti. È l'inizio di un percorso, di una piattaforma inclusiva. Oggi erano presenti i rappresentanti di tutti i 20 Paesi invitati. Tutti capiscono che per gestire le crisi del nostro tempo bisogna lavorare insieme", ha detto ancora la premier,

"Fermare le reti di trafficanti è un obiettivo che tutti condividiamo, oltre a ripartire gli oneri tra i Paesi che si occupano dei migranti. Serve un lavoro comune, molto ampio, che nessuno può fare da solo. Dobbiamo rafforzare le iniziative di lotta alla povertà, sostenere un'istruzione di qualità, poi c'è ovviamente il tema della lotta ai cambiamenti climatici. Ma bisogna rimettere al centro il Mediterraneo".

"Abbiamo lavorato su alcuni filoni di discussione: contrasto all'immigrazione illegale, bisogna lavorare per rafforzare la cooperazione tra le nostre autorità giudiziarie, serve anche una migliore cooperazione anche per i rimpatri; dobbiamo poi offrire nuove vie di arrivo legali, e poi c’è il tema del sostegno ai profughi. Serve poi aiutare le nazioni che più si stanno caricando del peso dei migranti. Più importante di tutto è la cooperazione con i paesi africani, per costruire un modello di sviluppo ampio, sostenibile, non predatorio. E questo significa finanziare una serie di iniziative".

"Finora in Italia si diceva che la migrazione non si può limitare e che i confini non esistono. Non è il mio approccio proprio perché i confini esistono e la migrazione va governata", ha sottolineato.

"Le conclusioni della Conferenza di Roma saranno inviate al segretario generale dell'Onu e da domani lavoreremo ai seguiti concreti di questa iniziativa. Daremo vita a un comitato direttivo per passare alle iniziative concrete, organizzeremo quanto prima una conferenza dei donatori e già due nazioni si sono candidate a ospitare la prossima tappa di questo evento. È una grande giornata ma è solo inizio di un lavoro che durerà molto tempo. Non vogliamo iniziative spot ma un lavoro molto lungo e serio, una serietà che viene percepita anche dai nostri interlocutori", ha detto ancora la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in conferenza stampa al termine della Conferenza sullo sviluppo e le migrazioni alla Farnesina.

"Forse è una domanda che dovrebbe fare all'Unione europea visto che è un accordo firmato tra Ue e Tunisia", ha detto ancora la premier rispondendo a una domanda in merito alla possibilità di vincolare gli aiuti alla Tunisia al rispetto dei diritti umani. Inoltre, la presidente ha ribadito che la "Tunisia è in estrema difficoltà e lasciarla al suo destino potrebbe avere conseguenze molto gravi". Meloni ha aggiunto che "una politica estera dove si pensa di poter parlare solo in 3-4 rischia di peggiorare la situazione. La democrazia crea viluppo, lo sviluppo crea democrazia". 

Un passaggio è dedicato anche alla vicenda di Giulio Regeni: "Non considero la vicenda di Giulio Regeni archiviata. Continueremo a occuparcene come mi sono sempre occupata della vicenda di Patrick Zaki anche senza parlarne con voi. Sono stata contenta di quello che l'Italia ha ottenuto anche con la grazia e Patrick Zaki che è stata il frutto di rapporti, di serietà, della postura italiana e del rispetto verso altre nazioni sovrane. Su una cosa voglio essere chiara perché ho visto degli esposti su ‘quanto ci costa'. Se qualcuno pensa che ci sia qualcosa dietro, si sbaglia. È solo diplomazia che si fonda su rapporti di reciproco rispetto e di dialogo. È un grande risultato che dimostra la percezione che si ha dell'Italia nel mondo", ha aggiunto.

A margine della Conferenza di Roma, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha incontrato il primo ministro egiziano, Moustafa Madbouly. Nell'incontro bilaterale, stando a quanto si apprende, Meloni ha rinnovato i ringraziamenti al presidente Abdel Fatah Al Sisi per la grazia concessa a Patrick Zaki. L'incontro si è concentrato sulla forte collaborazione tra Roma e Il Cairo, sul contrasto all'immigrazione illegale e sugli investimenti italiani in Egitto.

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