video suggerito
video suggerito

Condono fiscale, arrivano lo stralcio delle cartelle sotto i 1000 euro e la rottamazione ter

Nella serata di ieri, il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto fiscale collegato alla legge di bilancio che introdurrà la cosiddetta “pace fiscale”. I contribuenti avranno la possibilità di sanare i debiti con il Fisco usufruendo di varie strade, a seconda del debito che intendono stralciare.
A cura di Charlotte Matteini
1.399 CONDIVISIONI
Immagine

Nella serata di ieri, il Consiglio dei Ministri ha approvato la legge di bilancio, successivamente inviata a Bruxelles per la valutazione. Dopo mesi di indiscrezioni e smentite, alla fine il condono fiscale è arrivato, nonostante proprio negli ultimi giorni si fossero creati numerosi dissidi intorno alla specifica misura, misura che il Movimento 5 Stelle non aveva intenzione di approvare così presentata. Ma, in sostanza, che cosa potranno farsi condonare i contribuenti?

Stando alla bozza del decreto fiscale collegato alla legge di bilancio, la cosiddetta pace fiscale prevede la possibilità di sanare pendenze con il fisco usufruendo di un'aliquota pari a 20% da applicare al pregresso di chi ha dichiarato fedelmente e integralmente tutti i redditi ma non è riuscito a pagare quanto dovuto. Non un condono dedicato agli evasori totali, in sostanza, ma una sorta di ravvedimento operoso destinato a chi ha sempre comunicato correttamente tutti i redditi.

Il decreto fiscale, inoltre, prevede l'opzione di dichiarazione integrativa con la possibilità di far emergere fino ad un ulteriore 30% massimo rispetto alle somme già dichiarate e comunque non oltre il tetto di 100.000 euro. Per ridurre il contenzioso, sarà anche possibile sanare le liti con il fisco pagando senza sanzioni o interessi il 20% del non dichiarato in 5 anni in caso di vittoria del contribuente in secondo grado (o il 50% in caso di vittoria in primo grado). La finestra per aderire sarà concentrata tra aprile e maggio 2019. A fronte di questo sarà previsto un inasprimento a regime sul fronte delle sanzioni amministrative: un quinto in più per la dichiarazione infedele.

Per il terzo anno di fila, inoltre, tornerà la rottamazione delle cartelle esattoriali che permetterà di pagare i debiti pregressi senza interessi e sanzioni in massimo 10 rate spalmate su 5 anni con due pagamenti semestrali l'anno fissati al 31 luglio e al 30 novembre. Il tasso di interesse della dilazione passerà dall'attuale 4,5% applicato nelle prime due edizioni al 2% annuo. La nuova definizione agevolata si estende anche a quanti hanno aderito alla rottamazione bis. I contribuenti interessati dovranno essere in regola con i pagamenti delle prime tre rate: per farlo sarà sufficiente saldare il conto delle tre rate o della sola rata di novembre 2018 entro il prossimo 7 dicembre.

Infine, il collegato alla legge di bilancio prevede lo stralcio delle sotto i mille euro emesse nel periodo 2000-2010 e riguardano dieci milioni di contribuenti e verranno cancellate automaticamente, senza dover procedere con l'inoltro di alcuna istanza, dall'Agenzia delle Entrate-Riscossione. Per rottamare le cartelle pendenti e sanare il pregresso – a percentuali variabili in base all'importo – il contribuente dovrà essere in regola con la dichiarazione dei redditi.

1.399 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views