Condizioni di Berlusconi stazionarie, oggi e domani giornate decisive per valutare l’infezione
Per valutare le condizioni di salute di Silvio Berlusconi, risultato positivo al coronavirus, saranno decisive le giornate di oggi e domani. Il leader di Forza Italia, ricoverato da quattro giorni al San Raffaele di Milano, per volere del suo medico, il professore Alberto Zangrillo, primario del reparto di Anestesia e Rianimazione, dovrà attendere ancora prima di poter tornare a casa. Il primario nell'ultimo bollettino medico di ieri ha parlato di "fase delicata", pur ribadendo sempre il "cauto ottimismo" già espresso tra giovedì e venerdì. E quindi, nonostante la voglia di tornare a combattere in prima linea per il suo partito in vista delle elezioni regionali del 20 e 21 settembre Berlusconi dovrà ancora stare a riposo, e concentrarsi sulla sua guarigione. Per il momento le sue condizioni di salute sono definite "stabili".
Il prossimo bollettino è previsto alle 16.00 di questo pomeriggio. Sarà sempre il professor Zangrillo a fare il punto della situazione. La quarta notte di ricovero nella suite del sesto piano del padiglione Diamante è stata tranquilla. Saranno cruciali i prossimi sette giorni, in cui la polmonite bilaterale causatagli dal coronavirus potrebbe arretrare dallo stato "precoce" e consentire così le dimissioni dalla struttura ospedaliera. Le giornate di oggi e domani sono decisive perché con queste si chiude la "fase uno" dell’infezione polmonare. Passato questo momento ‘critico' il decorso dell'infezione potrebbe volgere per il meglio, e il leader azzurro potrebbe tornare a casa prima del prossimo weekend, per poi proseguire le cure a domicilio, anche se, come ricorda il suo medico, "non deve essere impaziente, perché quando siamo di fronte alla reazione infiammatoria dovuta all’infezione sappiamo che ci sono tempi che non possono essere bypassati".
Come ha scritto Conchita Sannino su Repubblica la situazione è quindi stazionaria, ma la polmonite è ancora in corso. È stata smentita invece la storia del vaccino anti Covid inviato dal presidente russo Putin. Un mese fa Putin aveva infatti annunciato che il ministero della Sanità russo aveva trovato il primo vaccino contro il coronavirus al mondo: al momento il Cavaliere viene curato con antibiotici e con il Remdesivir, l'unico farmaco anti-virale finora autorizzato.