Condannato Claudio Scajola: pena di due anni per l’ex ministro di Forza Italia
L'ex ministro di Forza Italia Claudio Scajola è stato condannato a due anni con sospensione condizionale della pena. Lo ha stabilito il tribunale di Reggio Calabria a conclusione del processo Breakfast. Un anno anche per Chiara Rizzo, moglie dell'attuale sindaco di Imperia. Secondo il procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo, che ha guidato le indagini, Scajola avrebbe aiutato l'ex parlamentare Amedeo Matacena, che è tuttora latitante a Dubai, a sottrarsi alla condanna in via definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa. L'accusa aveva chiesto 4 anni e 6 mesi, una pena che avrebbe comportato la decadenza dall'incarico di primo cittadino.
Per la moglie dell'ex parlamentare i pm avevano addirittura chiesto 11 anni e 6 mesi. Nel processo sono invece stati assolti Maria Grazia Fiordaliso e Martino Politi, ex collaboratori di Matacena: così ha stabilito il tribunale di Reggio Calabria, presieduto da Natina Pratticò. "Cladio Scajola e Vincenzo Speziali erano parte di un progetto criminale ed erano coinvolti nella latitanza di Marcello Dell'Utri", aveva affermato Lombardo, parlando di "sovrapponibilità tra la vicenda Matacena e quella dell'ex senatore Dell'Utri, fuggito in Libano dopo la sentenza definitiva della Cassazione per concorso esterno in associazione mafiosa, particolari che Scajola conosceva e di cui avrebbe parlato con Speziali".