Concorso scuola, al bando 30mila posti da insegnanti della scuola secondaria: i requisiti e le prove
Arriva un nuovo concorso straordinario per assumere insegnanti della scuola secondaria: con un apposito decreto approvato il 3 agosto ma pubblicato in Gazzetta ufficiale solo il 9 settembre, il ministero dell'Istruzione è stato autorizzato a dare il via alle procedure. I posti saranno validi per l'anno scolastico 2023/2024: si tratta di 21.101 posizioni da insegnanti su posto comune e 9.115 insegnanti di sostegno. Potrà partecipare chi ha i necessari titoli di studio o livello di esperienza professionale, e il concorso sarà diviso in una prima prova scritta e una seconda prova orale.
I requisiti per candidarsi al nuovo concorso scuola
Per partecipare, i requisiti sono molto simili tra le due posizioni (insegnanti su posto comune e insegnanti di sostegno). La prima possibilità è avere un titolo di studio tra quelli previsti: può essere un'abilitazione specifica sulla classe di concorso, oppure una laurea (laurea magistrale o a ciclo unico, ma anche un diploma di II livello di alta formazione arti o un titolo equipollente o equiparato, purché sia coerente con le classi di concorso). Chi ha ‘solo' la laurea deve avere anche i 24 Cfu nelle materie antropo-psico-pedagogiche e nelle tecnologie e metodologie didattiche, e deve averli ottenuti entro il 31 ottobre 2022.
In alternativa al titolo di studio, può accedere al concorso chi ha un almeno tre anni di servizio (anche non consecutivi) nelle istituzioni scolastiche statali. Infine, bisogna aver svolto almeno un anno di servizio nella classe di concorso per la quale ci si vuole candidare. Per quel che riguarda gli insegnanti di sostegno, i requisiti sono gli stessi, ma in aggiunta bisogna anche avere il titolo di specializzazione per l'insegnamento di sostegno.
Come funziona la prova scritta del concorso da insegnanti
La prima prova, seguendo la consuetudine dei concorsi per insegnanti, sarà scritta. A meno di novità inattese rispetto al passato, ci saranno in tutto cinquanta domande a risposta multipla. Di queste, quaranta saranno dedicate a verificare la conoscenza di chi si candida nelle discipline specifiche della sua classe di concorso. Per gli insegnanti di sostegno, questo spazio sarà dedicato anche alla conoscenza delle metodologie didattiche che si devono utilizzare in diversi casi di disabilità dello studente.
Le altre dieci saranno divise a metà. Cinque saranno dedicate alla conoscenza della lingua inglese – il livello di riferimento sarà il B2 – e cinque alle competenze digitali. In quest'ultima categoria rientra l'uso dei dispositivi elettronici per l'insegnamento.
Chi passa alla prova orale e cosa bisogna sapere
Normalmente, si considera che abbia passato la prova scritta chi ottiene almeno 70 punti su 100. Chi lo fa può passare alla prova orale, dove si effettuerà un'ulteriore selezione.
La prova orale avrà delle differenze a seconda del posto (comune o di sostegno) per cui si è candidati. Per i posti comuni, il colloquio avrà lo scopo di verificare le competenze per quanto riguarda le discipline di concorso. Non solo, ma anche la capacità di progettare una lezione e un percorso didattico, anche facendo uso di dispositivi tecnologici. In più, una parte sarà nuovamente dedicata alla conoscenza della lingua inglese a livello B2.
Per i posti di sostegno, invece, i criteri di valutazione saranno diversi. La cosa principale che sarà messa alla prova sarà la capacità di trovare la migliore modalità di sostegno dello studente, a livello di progettazione didattica e curricolare. Bisognerà essere in grado di individuare le metodologie più adatte in base alle varie disabilità. Anche qui, una parte del colloquio riguarderà le competenze tecnologiche e di lingua inglese.