Concorso docenti per 30mila posti, come avverranno le assunzioni: l’annuncio del ministero
Partono i concorsi per la scuola pubblica. Il ministero dell'Istruzione e del Merito ha annunciato di aver pubblicato i bandi per le selezioni – che si terranno con le nuove modalità previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza – che porteranno all’assunzione in ruolo di oltre 30mila docenti nelle scuole di ogni ordine e grado. Nello specifico, 9.641 posti sono destinati alla scuola primaria e dell'infanzia (materna ed elementare), mentre 20.575 posti sono per la secondaria (medie e superiori). Inoltre, fanno sapere dal Mim, viale Trastevere è in attesa di sbloccare altri 14mila posti, ma manca una ulteriore autorizzazione.
Come funziona il concorso per gli insegnanti
Il concorso, spiegano dal ministero, prevederà una prova scritta e una orale: quella scritta dovrà essere svolta al computer in 100 minuti e sarà composta da 50 quesiti a risposta multipla sulle conoscenze e competenze del candidato in ambito pedagogico, psicopedagogico e didattico-metodologico; ci saranno anche domande mirate per accertare il livello di conoscenza della lingua inglese e le competenze digitali. Poi ci sarà una prova orale, che sarà più specifica sulla disciplina per la quale partecipa il candidato: l'obiettivo è accertare le competenze didattiche generali, la capacità di progettazione, l’uso delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali. Infine ci sarà anche una lezione simulata, come terza prova, per valorizzare e verificare le effettive capacità didattiche dei candidati. A livello geografico, la prova scritta si svolgerà nella Regione in cui il candidato ha presentato la domanda di partecipazione, mentre quella orale potrebbe tenersi in un posto diverso per via di eventuali aggregazioni territoriali.
Il ministro Valditara ha commentato brevemente, sottolineando la soddisfazione del suo dicastero: "Questi nuovi bandi e le future assunzioni confermano il nostro convinto proposito, nel quadro degli impegni assunti in sede europea con il Pnrr, di valorizzare il ruolo dei docenti, garantendone nuove competenze e la presenza anche nelle aree più disagiate del Paese".