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Concorsi pubblici, 4mila posti nel 2025: chi può candidarsi e come

Sono in arrivo almeno 4mila assunzioni nelle amministrazioni centrali per il 2025. I reclutamenti più corposi saranno previsti per il ministero dell’Interno e quello della Giustizia, con rispettivamente 900 e 1.700 nuovi posti di lavoro. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
A cura di Giulia Casula
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Sono in arrivo almeno 4mila assunzioni nelle amministrazioni centrali per il 2025.  Gli inserimenti sono stati previsti dal Dpcm del 29 gennaio che autorizza "ad avviare procedure di reclutamento e ad assumere a tempo indeterminato unità di personale in favore di varie amministrazioni".

"Negli anni 2023-2024 abbiamo inserito nella pubblica amministrazione 340mila persone, con riferimento alla Protezione civile, dal 2023 ad oggi abbiamo pubblicato quasi 200 bandi per più di 320 posizioni", ha rivendicato negli scorsi giorni il ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo.

Tuttavia, secondo i dati riportati dal Messaggero, le carenze nelle amministrazioni centrali sono ancora importanti. In particolare, nei ministeri manca un dipendente su tre con le situazioni più critiche nel dicastero della Difesa e in quello della Giustizia. Per sopperire ai prossimi turnover, il governo ha previsto un piano di assunzioni fino a 4mila nuovi posti di lavoro.

Concorsi pubblici, chi può candidarsi e per quali posizioni

Secondo quanto riferisce il Piano integrato di attività e organizzazione (Piao), il documento unico di programmazione e governance della pubblica amministrazione, il ministero della Difesa ha al suo interno circa 11mila dipendenti contro una pianta organica di 20mila. Ma le criticità relative al fabbisogno di personale delle singole amministrazioni non riguarda solo il dicastero guidato da Guido Crosetto. Anche il Viminale conta circa 15mila dipendenti rispetto a un organico di oltre 22mila, mentre nel ministero della Salute gli assunti sono in tutto 1.900 contro un fabbisogno di 2.300.

Di fronte a tali carenze, sono state finanziate 4mila nuove assunzioni che riguarderanno la gran parte dei ministeri e gli enti centrali. In particolare sono in arrivo 292 nuovi reclutamenti in via XX Settembre, al ministero dell'Economia e delle Finanze, 70 al ministero degli Affari Esteri, 44 a quello delle Imprese e del Made in Italy e 30 in quello dell'Ambiente. Più corpose le assunzioni al Viminale dove arriveranno 900 nuovi dipendenti e ancora di più in via Arenula (ministero della Giustizia) in cui verranno assunte 1.700 persone.

Per quanti riguarda gli altri enti invece, 321 sono i posti messi a disposizione all'Istituto nazionale per il lavoro (Inali) e 347 quelli all'Agenzia per le Dogane e dei Monopoli e altri enti.

Per candidarsi, in quanto si tratta di concorsi pubblici, bisognerà accedere al portale InPa, la piattaforma che gestisce le procedure di reclutamento nella pubblica amministrazione e in cui vengono pubblicati tutti i nuovi bandi. Chi è interessato dovrà monitorare il portale, in cui le singole amministrazioni pubblicheranno i rispettivi bandi, divisi a seconda delle posizioni o delle aree di riferimento.

Il bando con tutti i requisiti e l'iter di reclutamento sarà visibile all'interno del sito e scaricabile sui propri dispositivi. Ora che il decreto Pa è entrato in vigore con le nuove regole per i concorsi pubblici è entrato in vigore, il settore pubblico punta a diventare "più attrattivo per le giovani generazioni", ha detto Zangrillo. "Con lo sblocco del turn over e grazie alla digitalizzazione e al portale unico InPa per i concorsi, il processo per le assunzioni si è velocizzato", ha aggiunto.

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