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Superbonus 110, le ultime notizie

Con superbonus 110% e bonus edilizi l’Italia ha risparmiato 3 miliardi di euro in energia l’anno scorso

Il superbonus 110%, insieme agli altri principali bonus edilizi varati negli scorsi anni, hanno portato a un risparmio di 3 miliardi di euro nel 2022 per l’Italia. Si tratta di soldi in meno spesi per petrolio e gas, grazie alla maggiore efficienza energetica degli edifici, secondo un calcolo di Enea.
A cura di Luca Pons
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I bonus edilizi, incluso il discusso superbonus 110%, hanno portato l'Italia a risparmiare 3 miliardi di euro nel 2022. Lo certifica l'Enea, Agenzia nazionale per l'energia e lo sviluppo sostenibile che da anni monitora l'andamento del superbonus e delle altre detrazioni fiscali nel settore. Con due rapporti (uno sull'efficienza energetica, uno sui bonus edilizi) l'agenzia ha certificato che lo scorso anno l'Italia ha speso 3 miliardi di euro in meno per comprare petrolio e gas di quanto avrebbe fatto se non ci fossero stati Ecobonus, bonus casa e superbonus, tra le altre misure.

Il motivo è che gli edifici che hanno ricevuto gli interventi sono diventati più efficienti dal punto di vista energetico, quindi hanno consumato meno, e quindi l'Italia ha avuto bisogno di meno gas e meno petrolio. Anche se il fatto che il risparmio economico sia così alto è anche dovuto al fatto che nel 2022 i prezzi dell'energia (specialmente del gas) abbiano avuto una vera e propria impennata: lo ha spiegato Ilaria Bertini, direttrice del dipartimento Efficienza energetica di Enea, chiarendo che però questo risparmio eccezionale "allo stesso tempo è il segnale dell’importanza che l’efficienza energetica va assumendo nel nostro Paese"

L'impatto positivo c'è stato anche in termini di emissioni inquinanti: 6,5 milioni di tonnellate di CO2 in meno, e 2,5 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (o Mtep). In pratica, l'Italia è riuscita a restare in linea con gli obiettivi della nuova direttiva Ue "case green" per la riduzione del consumo energetico. E l'ha fatto in gran parte (il 54%) grazie ai tre bonus edilizi già citati. Il resto è stato legato soprattutto, sempre secondo i calcoli di Enea, agli incentivi per la mobilità sostenibile e ai certificati bianchi.

L'Agenzia ha messo in fila alcuni numeri: il superbonus, in particolare, nel 2022 è arrivato a coinvolgere 352mila progetti, con 60,76 miliardi di euro di investimenti ammessi a ricevere il finanziamento, di cui tre quarti (45 miliardi) erano conclusi a fine anno. Da allora questa cifra è salita (a ottobre 2023) a 92 miliardi di euro ammessi a detrazione, di cui 76 miliardi per lavori già conclusi, per un totale di 438mila edifici. Il risparmio complessivo di energia è stato in gran parte legato al superbonus, con 9 Gigawattora/anno, mentre il bonus casa ha portato meno di un decimo (833 Megawattora/anno) e l'Ecobonus, utilizzato soprattutto per installare impianti di climatizzazione e sostituire serramenti, è arrivato a 2,1 Gigawattora/anno.

L'impatto positivo dal punto di vista dei risparmi resterà anche per i prossimi anni, dato che ormai gli edifici sono stati ristrutturati. Tuttavia nel 2024 il superbonus 110% non dovrebbe essere prorogato nemmeno per chi ha un cantiere già avviato, anche se il dibattito è ancora aperto in parte della maggioranza. Dal punto di vista più strettamente politico, Fratelli d'Italia ha già comunicato l'intenzione di aprire una commissione d'inchiesta sulla misura, per misurare l'effetto che ha avuto complessivamente. Da parte sua il Movimento 5 stelle, il partito che più si è legato alla misura, si è detto ben disposto ad avviare la commissione, per dimostrare l'impatto positivo del superbonus.

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