Con la zona gialla torneranno le mascherine obbligatorie all’aperto
Tra pochi giorni torneranno le zone gialle in Italia. La prima Regione ad abbandonare la fascia bianca sarà la Sicilia. Sull'isola è stata infatti raggiunta la soglia del 10% di occupazione delle terapie intensive, il 15% di occupazione dei reparti Covid ordinari, oltre ad essere stato ampiamente superato il limite di 50 casi settimanali ogni 100mila abitanti. Sono questi tre infatti i parametri che decretano il passaggio dalla zona bianca alla gialla. Con il monitoraggio settimanale di domani laSicilia potrebbe essere dichiarata gialla, e dal prossimo lunedì entrerebbero in vigore le nuove norme anti Covid. Ma la Regione guidata da Musumeci non sarà l'unica a colorarsi di giallo: è questione di giorni, e presto potrebbe accadere anche a Calabria e Sardegna, anche se non dalla prossima settimana, ma dalla successiva. A quel punto quali regole verrebbero introdotte?
Cosa succede se una Regione passa dal bianco al giallo
Mascherine
Nelle Regioni che diventeranno gialle tornerà l'obbligo di mascherina all'aperto, non solo nei luoghi in cui c'è un rischio di assembramento. L'unica eccezione sarà rappresentata dai bambini al di sotto dei sei anni e da chi fa sport. Un cambiamento non da poco in una Regione, come quella estiva, dove la maggior parte della vita si svolge all'aperto. Non tornerà invece il coprifuoco, almeno per il momento: il divieto di uscire di casa da mezzanotte alle 5 del mattino (prima era alle 22, poi è stato spostato alle 23 e poi a mezzanotte) è stato abolito a fine giugno anche per le zone gialle.
Bar e ristoranti
Bar e ristoranti rimarranno aperti, sia a pranzo sia a cena. Ma si potrà cenare e pranzare massimo in 4 – salvo che i commensali siano tutti conviventi – anche nei locali all'aperto, per feste e ricevimenti, compresi i matrimoni. Questa misura si aggiungerà all'obbligo di green pass per i locali al chiuso. Inoltre sarà sempre necessario mantenere un metro di distanza tra i tavoli.
Musei e cinema
In zona gialla restano aperti i cinema, i teatri, i musei, le mostre, le sale da concerto, purché rispettino la distanza di sicurezza tra gli spettatori di almeno un metro, e indossare sempre la mascherina. Mentre la capienza delle sale non deve superare il 50 per cento del totale. Il green pass è sempre obbligatorio per partecipare a questi eventi culturali.