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Covid 19

Con la variante Delta si rischiano nuovi mini lockdown in Italia

Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco c’è il rischio concreto che a causa della variante Delta il governo sarà costretto a ricorrere a mini lockdown. Questa mutazione del virus “è più contagiosa e ha una probabilità 2 volte maggiore di determinare effetti più impegnativi del solito, con una variazione anche rispetto alle manifestazioni cliniche”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Da oggi l'Italia è tutta zona bianca, ma con la variante Delta si rischiano zone rosse. Ne è convinto il professor Fabrizio Pregliasco: con la circolazione della variante Delta di Sars-CoV-2, destinata a diventare dominante anche in Italia nei mesi estivi, c'è il rischio concreto che il governo debba ricorrere a nuovi mini lockdown. "Io temo di sì", ha detto il virologo dell'università Statale di Milano ad ‘Agorà Estate' su Rai3. Se necessario "dovremo andare in modo molto flessibile magari a dover fare come in Israele, nei momenti in cui possa esserci una diffusione un po' più ampia e in territori" specifici, "anche zone rosse. Questa purtroppo è l'esigenza".

Quella con il coronavirus pandemico "sarà una convivenza – ha spiegato ancora l'esperto – ovviamente molto più civile, vista la grande quantità di vaccini" via via somministrati, "però con una progressione. Il punto è non sottovalutare una patologia che nella gran parte dei casi non è grave, ma proprio per questo si diffonde e si diffonde bene". 

"È molto probabile che la variante Delta" di Sars-CoV-2 "dia un colpo di coda nel futuro, senza però provocare quei guai" che abbiamo vissuto in altre fasi più critiche della pandemia. I vaccini infatti proteggono anche contro il mutante segnalato per la prima volta in India, ha detto ancora Pregliasco: dopo la prima dose la protezione è "intorno al 30%", mentre "con due dosi completate il virus può ‘bucare' il vaccino rispetto alla possibilità di infezione, e quindi il soggetto può essere contagioso per altri, ma non si hanno forme gravi".

"Ad oggi la variante Delta è una delle tantissime varianti che ci sono", ma "ce ne sono 700 di varianti già censite; 4 sono quelle che ci inquietano, un'altra decina sono sotto osservazione".

La Delta "ci inquieta un po' di più – ha ricordato il virologo – perché è più contagiosa e ha una probabilità 2 volte maggiore di determinare effetti più impegnativi del solito, con una variazione anche rispetto alle manifestazioni cliniche".

"Il virus prima o poi arriverà a diventare più tranquillo", ma "necessiterà ancora un po' più di tempo per diventare davvero benevolo".

"Ora avrà un colpo di coda legato a questo tentativo finale di continuare a diffondersi", ha aggiunto. Le varianti "sono un fatto naturale", che però "purtroppo crea qualche problema rispetto all'efficacia delle vaccinazioni. Quindi ritengo che si dovrà fare una terza dose con vaccino aggiornato".

Pregliasco: "Non bisogna abbassare la guardia"

Botta e risposta in diretta tv tra Pregliasco e il condirettore de ‘La Verità' Massimo De Manzoni: "Lei trova sempre la possibilità di minimizzare, è incredibile, anche nei momenti di massima emergenza", ha osservato lo scienziato. "E lei trova sempre la possibilità di drammatizzare", ha replicato il giornalista, precisando di essersi riferito nel suo intervento a "esperti del Comitato tecnico scientifico" e facendo notare che il virologo in passato "ha proposto l'abbronzatura con la mascherina".

"Era una provocazione per scherzare", ha spiegato il professore, ribadendo comunque che "è giusto preoccuparci: si è visto quello che sta succedendo nel mondo, il virus girerà ancora e avremo la necessità di conviverci".

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