Con la manovra siciliana Schifani finanzia il Trapani Calcio, società in cui il figlio Roberto ha un ruolo
Un ‘regalo' alla "F.C. Trapani 1905 S.R.L" nella manovra finanziaria della Regione Siciliana, del valore di 160 milioni, approvata dall’Ars.
I soldi della manovra in teoria dovrebbero servire soprattutto al contrasto della siccità, alle infrastrutture e al sostegno degli enti locali. Ma tra finanziamenti e sovvenzioni, contenuti nel maxiemendamento, saltano all'occhio i 300mila euro destinati al Trapani Calcio, un contributo per il "conseguimento degli scopi sociali". Una destinazione quantomeno insolita, visto che non si tratta dell'unica squadra di serie C dell'isola, ci sarebbero anche il Catania e il Messina.
Questa circostanza ha insospettito il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca, il quale, intervenendo all'Ars, ha chiesto ieri proprio "maggiore chiarezza riguardo ai fondi destinati alla F.C. Trapani 1905 srl beneficiaria di 300mila euro ed in particolar modo sui presunti rapporti tra il presidente della Regione Renato Schifani e la società Trapani Calcio".
"Vogliamo sapere – ha detto – se il presidente Schifani, direttamente o indirettamente attraverso familiari o soci di studio, ha rapporti con la società Trapani Calcio. È fondamentale chiarire questa questione per garantire la trasparenza e l'integrità del ruolo istituzionale del presidente della Regione". E la risposta è arrivata dopo un controllo più approfondito proprio sul sito della società che beneficerà di questi fondi.
Su sito del club, nella pagina che mostra i membri che compongono l'organigramma della società, spunta infatti la foto del figlio del governatore siciliano, l'avvocato Roberto Schifani, che ricopre il ruolo di ‘General Counsel'. Un dettaglio che ha messo in allarme gli esponenti di Sud chiama Nord, che hanno denunciato il caso e che ora pretendono un chiarimento dal presidente della Regione e almeno una condanna dal leader di Forza Italia Antonio Tajani.
"Reputo assurdo che in un momento di grande emergenza e mentre i comuni dell’Isola siano ‘a secco’ che il governo regionale abbia deciso di destinare 300 mila euro a una Srl come il Trapani Calcio", ha detto a Fanpage.it Ismaele La Vardera, deputato all'Ars di Sud chiama Nord.
"Abbiamo una Regione allo sbando, e voglio anche raccontare come mai si è ritrovato nel maxi: questo è un emendamento fatto last minute nella serata della finanziaria. Era impossibile rendersene conto subito, all’interno di un maxi emendamento strapieno di mancette. Abbiamo perfino dato 50mila euro per lo Sfincione ma questa è un’altra storia. Ho letto pure che il presidente della Regione è soddisfatto di questa manovra e immagino lo sarà pure suo figlio considerato che è il legale della squadra di calcio che ha ricevuto la somma. Come ho preannunciato porterò tutto alla Corte dei Conti, siamo diventati la barzelletta d’Italia e questo accade solo quando la gente è convinta di essere sopra tutto e tutti. Per questo ho deciso, in modo ironico, di fare una Srl per il mio matrimonio, almeno così riprendo le spese", ha aggiunto.
Laura Castelli chiede l'intervento di Tajani
"A nome di Sud chiama Nord chiedo ufficialmente ad Antonio Tajani, vicepremier del governo Meloni e leader di Forza Italia, di intervenire sul caso che riguarda il governatore della Sicilia Renato Schifani, espressione degli azzurri nell’Isola, che ieri all’Assemblea Regionale Siciliana ha fatto approvare un emendamento che stanzia 300mila euro a favore di una Srl: il Trapani Calcio. Al netto dell’ambiguità di finanziarie una Srl, leggiamo sul sito ufficiale del Trapani Calcio che il figlio di Renato Schifani è il ‘General Counsel' della società. Ha dunque un ruolo ufficiale tanto da esser inserito nell’organigramma societario. Ma siamo arrivati davvero a questo punto? Norme ‘ad personam' a favore del figlio del governatore della Sicilia? Davanti al silenzio di Schifani, sollecitato ieri in aula da Cateno De Luca e Ismaele La Vardera, chiediamo a Tajani di intervenire immediatamente. Il parlamento siciliano non può trasformarsi in un generatore di marchette con soldi pubblici. L’ennesimo schiaffo ai cittadini onesti", ha detto la presidente del partito di Cateno De Luca.