Con la certificazione verde si può circolare anche all’interno delle Regioni rosse o arancioni
Con il green pass, introdotto con il decreto dello scorso 26 aprile, è possibile muoversi tra le Regioni, non solo tra quelle che si trovano in fascia gialla: sono consentiti gli spostamenti anche verso le Regioni arancioni e rosse, purché si mostri un tampone con esito negativo effettuato non oltre le 48 ore precedenti, oppure si certifichi l'avvenuta vaccinazione (prima dose e richiamo) o la guarigione dal Covid. Stesso meccanismo dal prossimo 15 maggio è previsto per i turisti in entrata in Italia, che non dovranno più fare la quarantena (a meno che non provengano da Paesi a rischio).
Chi invece è sprovvisto di certificazione verde al momento può recarsi in un'altra Regione di diverso colore solo per per motivi di necessità, salute o lavoro. Naturalmente è sempre possibile rientrare presso la propria residenza, domicilio o abitazione. Ma con l'introduzione del green pass cambiano le regole per gli spostamenti all'interno dei confini regionali? Cosa succede se all'interno di una Regione gialla ci sono delle aree rosse, istituite con ordinanza regionale?
Come cambiano gli spostamenti all'interno delle Regioni con il green pass
Nel testo del decreto Covid non c'è un riferimento specifico a questo tipo di movimenti. Non viene esplicitato infatti quali sono gli spostamenti consentiti a un cittadino munito di green pass – quindi con certificato vaccinale, di guarigione dall'infezione o con test negativo – che vuole magari circolare all'interno della propria Regione arancione o rossa. Si ricorda infatti che per legge solo all'interno delle Regioni gialle è possibile passare liberamente da un Comune all'altro. Nel testo del decreto, all'articolo 2, comma 1, si legge: "Gli spostamenti in entrata e in uscita dai territori collocati in zona arancione o rossa sono consentiti, oltre che per comprovate esigenze lavorative o per situazioni di necessità o per motivi di salute, nonché per il rientro ai propri residenza, domicilio o abitazione, anche ai soggetti muniti delle certificazioni verdi COVID-19". Nel decreto appunto si parla genericamente di "territori", non si fa distinzione tra Comune, Provincia o Regione. Fonti del governo hanno però chiarito a Fanpage.it che chi è provvisto di certificazione verde può circolare liberamente anche all'interno della propria Regione, anche se questa da gialla diventasse rossa o arancione.
In questo momento, con la nuova mappa colorata dell'Italia, quasi tutte le Regioni sono in giallo: solo 3 regioni si trovano in zona arancione e cioè Sardegna, Valle d'Aosta e Sicilia. I residenti di queste tre Regioni arancioni devono rispettare le regole delle fasce colorate, e cioè possono muoversi solo all'interno del proprio Comune. Con il green pass è però consentito lo spostamento all'interno della propria Regione, anche senza autocertificazione.
In Sicilia per esempio il presidente Nello Musumeci, su richiesta delle amministrazioni comunali e a seguito delle relazioni delle Asp, ha emanato un’ordinanza, in vigore da oggi fino a mercoledì 19 maggio, che ha fatto scattare la zona rossa in altri due Comuni, Maniace, in provincia di Catania, e Riesi, nel nisseno, portando così le zone rosse nella Regione a quota 24. I cittadini siciliani provvisti di certificazione verde possono comunque muoversi senza restrizioni anche all'interno delle 24 zone rosse.
Ulteriori limitazioni potrebbero però subentrare con particolari ordinanze a livello locale, qualora aumentasse la pressione sugli ospedali, e in particolare nelle terapie intensive, o se si verificassero nuovi cluster, con un aumento significativo della curva epidemiologica. Fonti del governo spiegano però che uno scenario di questo tipo non dovrebbe verificarsi nelle prossime settimane, visto che la campagna vaccinale va avanti in modo spedito, con la progressiva messa in sicurezza delle categorie più a rischio, fragili e in generale over 65. Al momento comunque chi ha un green pass può recarsi liberamente anche nei Comuni che si trovano in zona rossa.