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Con l’aumento dell’IVA al 25% stangata da 30 miliardi di euro per gli italiani

I calcoli di Unimpresa tracciano uno scenario da incubo per le famiglie italiane nel caso in cui il nuovo governo non riuscirà a disinnescare le clausole di salvaguardia.
A cura di Redazione
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Il governo che verrà, qualunque sia la maggioranza in grado di sostenerlo, avrà un compito fondamentale: impedire che una vera e propria stangata si abbatta sulle famiglie e sulle imprese italiane. I calcoli li ha fatti Unimpresa, che paventa una vera e propria "mina fiscale" del valore di circa 60 miliardi di euro. La metà di questa cifra arriverebbe da quelle che il centro studi definisce delle vere e proprie "trappole fiscali", ovvero voci minori o poco note alla pubblica opinione, che sono contenute nella legge di stabilità approvata nel 2017 dal Governo guidato da Paolo Gentiloni. Alcune voci sono particolarmente rilevanti, come si legge nel report diffuso in queste ore:

Quest'anno il gettito tributario complessivo salirà di 11,7 miliardi, nel 2019 crescerà di 9,5 miliardi e nel 2020 aumenterà di 8,3 miliardi. Dalle misure sulla fatturazione elettronica derivano aumenti delle entrate per 202,2 milioni, 1,6 miliardi e 2,3 miliardi per un totale di 4,2 miliardi nel triennio […] L'aumento dal 40 al 55% (per il 2018 e per il 2019) e al 70% (dal 2020) degli anticipi delle imposte sulle assicurazioni porteranno più entrate pari a 480 milioni nel 2018 e nel 2020 per 960 milioni complessivi. Il ridimensionamento del fondo per la riduzione della pressione fiscale vale 377,9 milioni per il 2018, 377,9 milioni per il 2019 e 507,9 milioni per il 2020 per un totale di 1,2 miliardi […] Il differimento al 2018 dell'entrate in vigore della nuova Iri (imposta sui redditi) "vale" 5,3 miliardi nel 2018, 1,4 miliardi nel 2019 e 23,2 miliardi nel 2020 per un totale di 6,8 miliardi in più di tasse. Altri 4,04 miliardi complessivi, nel triennio in esame, sono legati all'imposta sostitutiva sui redditi da partecipazione delle persone fisiche

Ciò che preoccupa maggiormente, invece, è la "seconda metà" della cifra, ovvero i 30 miliardi di euro circa che arriverebbero in caso di aumento dell'IVA ordinaria dal 22 al 25 percento e di quella agevolata, dal 10 all'11,5 percento. Come noto, infatti, il nuovo governo si troverà a dover disinnescare le clausole di salvaguardia, ovvero a trovare le risorse per coprire i buchi fiscali degli anni precedenti, a garanzia dei quali era stato prospettato l'aumento dell'IVA. In altre parole: o si trovano in altro modo le risorse, oppure aumenterà l'IVA.

Una prospettiva disastrosa per le famiglie italiane, come spiega Unimpresa: "Nel 2019-2020 l'aumento delle aliquote Iva (quella ordinaria dal 22 al 25% e quella agevolata dal 10 all'11,5%) comporterà complessivamente un aumento del gettito tributario superiore a 30 miliardi di euro. Nel 2019, l'incremento sarà di 11,4 miliardi e nel 2020 di 19,1 miliardi per un totale di 30,5 miliardi".

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