Con il Green Pass si tornerà a lavorare in presenza nella pubblica amministrazione: come e quando
Il Green Pass obbligatorio sul luogo di lavoro consentirà anche ai lavoratori del settore pubblico di tornare in presenza e archiviare l'esperienza dello smart working, almeno così come conosciuto sino ad ora. Il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta ne è certo e confida che con l'estensione della certificazione verde a tutti i lavoratori, la macchina del settore pubblico tornerà a funzionare a pieno regime. "Dopo il 15 ottobre si tornerà in presenza, con gradualità", le parole del ministro in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera. Dal 15 ottobre, infatti, entrerà in vigore il nuovo decreto approvato dal Consiglio dei ministri con cui si estende l'obbligo di Green Pass a tutti i lavoratori. Brunetta lo definisce "un provvedimento universale" che, oltre ad incoraggiare la vaccinazione, consentirà di ripristinare le condizioni normali di lavoro. Il governo ha già in mente una road map per riportare i dipendenti pubblici in presenza e per delineare un sistema di smart working ad hoc che partirà dal prossimo anno.
Come si tornerà a lavorare in presenza nel settore pubblico
La data fissata per tornare a lavorare in presenza e in sicurezza nel settore pubblico è quella del 15 ottobre, entro la quale tutti i lavoratori dovranno essere muniti di Green Pass per accedere al luogo di lavoro. Il ministro Brunetta anticipa che nel settore pubblico si inizierà con "chi lavora agli sportelli, poi chi sta dietro agli sportelli, nel back office, e in parallelo le amministrazioni centrali e periferiche". I dipendenti che ancora non hanno ricevuto il vaccino, quindi, avranno un mese di tempo per provvedere e ottenere il Green Pass. In alternativa, resta la possibilità di ottenere la certificazione verde con tampone, la cui validità è stata estesa a 72 ore: in mancanza di Green Pass sono previste sanzioni e la sospensione dal lavoro. Renato Brunetta corre e guarda alle riforme da realizzare con il Pnrr (il Piano di ripresa e resilienza). Per questo, dice "voglio avere tutto il capitale umano a disposizione, perché per realizzare le riforme previste dal Pnrr serve efficienza, ottimismo, produttività".
Un modello di smart working per la pubblica amministrazione
Il Green Pass consentirà, dunque, di ripristinare le normali condizioni di lavoro del pubblico impiego, ma non metterà in cantina l'esperienza dello smart working, sulla quale il ministro è stato sempre molto negativo. Il lavoro agile, invece, sarà ripensato e ottimizzato. "Quella che abbiamo sperimentato – commenta Brunetta sulle colonne del quotidiano – è stata una risposta emergenziale nel momento più tragico della pandemia, costruita in poche ore". Adesso, infatti, il governo, pensa ad un modello di smart working ad hoc per la pubblica amministrazione. Entro la fine dell'anno, anticipa il ministro, ci saranno "le condizioni per uno smart working vero: ogni amministrazione potrà organizzarsi come crede, sulla base del contratto e della volontà individuale dei lavoratori". Si dovrebbe partire da gennaio 2022 con le regole del lavoro agile che saranno inserite nei nuovi contratti e con un'organizzazione di lavoro basata su alcune novità: "Una piattaforma informatica dedicata e sicura, valutazione della soddisfazione dell’utente, obiettivi precisi di smaltimento degli arretrati e anche conciliazione del lavoro familiare con il lavoro professionale".