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News su migranti e sbarchi in Italia

Con il governo Meloni sono arrivati più del doppio dei migranti dello scorso anno, dice l’Unicef

Oggi si è tenuta una missione congiunta di alcuni delegati dell’Unhcr e dell’Unicef a Lampedusa, dove è stato riscontrato lo sforzo compiuto dalle autorità per migliorare la gestione dell’hotspot perennemente al collasso: ad oggi sono arrivate via mare oltre 80mila persone nel 2023, più del doppio rispetto allo scorso anno.
A cura di Tommaso Coluzzi
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I flussi migratori, ormai è evidente, non si fermano con la propaganda. I dati comunicati da Unhcr e Unicef sono solo l'ennesimo esempio. Una delegazione dell'Agenzia Onu per i rifugiati e del Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia ha visitato oggi l'hostpot di Lampedusa, da sempre porto principale di approdo per i migranti che tentano le traversate della speranza dal Nordafrica. Oltre a riconoscere l'impegno delle autorità e gli sforzi della Croce Rossa Italiana nel gestire più efficacemente il centro, sono stati evidenziati anche i numeri dei flussi migratori: sono oltre 84.300 le persone arrivate via mare in Italia da gennaio al 23 luglio. Questo corrisponde a un incremento del 144% rispetto al 2022. Insomma, altro che blocco navale.

Il 66% dei migranti arrivati in Italia è sbarcato a Lampedusa, a fronte del 48% nello stesso periodo dell’anno precedente. Il flusso sull'isola continua ad aumentare, anche per via delle partenze dalla Tunisia. Inoltre sono ben 8.700 i minori stranieri non accompagnati arrivati in Italia.

Unicef e Unhcr sottolineano l'importanza del cambio di passo positivo avviato a inizio giugno – sempre per quanto riguarda la gestione di Lampedusa – che però sta rendendo necessario un impegno ulteriore per incrementare e velocizzare i trasferimenti verso strutture idonee su tutto il territorio nazionale. È necessario per decongestionare i centri di Calabria e Sicilia e garantire un’accoglienza dignitosa a coloro che fuggono da situazioni di conflitto, persecuzione e povertà estrema.

Durante la visita, i due rappresentati – Chiara Cardoletti per l'Unhcr e Nicola Dell'Arciprete per Unicef – hanno sottolineato la necessità di risposte rapide e mirate per i minori non accompagnati e le altre persone vulnerabili che vengono accolte nell’hotspot, per garantire il loro benessere e la loro sicurezza.

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