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Comunali, Schlein: “Sconfitta netta, costruire un’alternativa alla destra non è compito solo del Pd”

Elly Schlein, segretaria del Partito democratico, ha commentato i risultati delle elezioni comunali, dove il centrodestra ha vinto la maggior parte dei capoluoghi, inclusa la ‘roccaforte rossa’ Ancona. “È andata meglio nei Comuni medi, ma è una sconfitta. Non bastano due mesi per cambiare”, ha detto.
A cura di Luca Pons
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Un ‘effetto Schlein' non c'è stato, nelle elezioni amministrative che sono andate al ballottaggio in questi giorni. A prescindere che avesse senso o meno aspettarsi un impatto della nuova segretaria dem su delle elezioni comunali – quindi fortemente locali per definizione – resta il fatte che per il centrosinistra è stata una tornata elettorale più che deludente. Anche Elly Schlein lo ha riconosciuto, nel suo intervento affidato ai cronisti dalle sale del Nazareno: "È una sconfitta netta", ha dichiarato. "Sono elezioni amministrative, ma dimostrano che il vento a favore delle destre è ancora forte, c'è ancora".

Schlein ha fatto i ringraziamenti di rito ai candidati del centrosinistra ("si sono spesi con generosità in queste elezioni, sapevamo che sarebbe stata difficile") e poi ha implicitamente contrattaccato nei confronti di chi, nel centrodestra, ha detto che un effetto Schlein c'è stato, ma in senso opposto, a favore del governo. "Non si ricostruisce e non si cambia in due mesi", ha detto, e questo cambiamento "non passa mai da singole persone".

Ciò che serve adesso al cosiddetto fronte progressista, ha dichiarato la segretaria, è "un tempo più lungo per ricostruire la fiducia, per ricostruire un centrosinistra nuovo, competitivo e vincente". Guardando ai dati "è andata male nei capoluoghi, meglio nei Comuni medi", ma questa non può essere una scusante e neanche un'attenuante: "Dico subito che il fatto che il Pd sia il primo partito nel voto di lista per noi non è una consolazione, perché è evidente che da soli non si vince"

Proprio perché da soli non si vince, ci sarà bisogno di delineare i termini della collaborazione con gli altri partiti dell'opposizione: da una parte il Movimento 5 stelle e dall'altra Azione/Italia viva, entrambi schieramenti andati piuttosto male in termini di preferenze alle liste (soprattutto i M5s). Così, pur sottolineando il primato del Pd nel numero di voti, Schlein ha detto che "c'è da ricostruire un campo alternativo ad una destra che è divisa su tanti temi, ma quantomeno quando si parla di andare al voto si presenta unita anche nei luoghi dove al primo turno era andata separata". Proprio ciò che Pd, M5s e Terzo polo non sono riusciti a fare.

Così, la segretaria ha messo in evidenza che l'iniziativa deve arrivare anche dagli altri: "Sentiamo la responsabilità di costruzione di un campo che credibilmente contenda alla destra la vittoria. Ma è una responsabilità che non riguarda soltanto il Partito democratico".

Da parte sua, il Pd continuerà a "rimboccarsi le maniche e a lavorare con ancora più sforzo: lo stiamo facendo anche in queste ore per rilanciare sulla nostra proposta, sui temi cruciali per noi per il futuro del Paese. Nel frattempo, questa è chiaramente una sconfitta, e come tale la viviamo".

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