Comunali e Referendum, cosa sta succedendo a Palermo e perché molti elettori non possono votare
A Palermo, come in quasi 1000 comuni italiani, si vota oggi per le elezioni amministrative, insieme ai cinque referendum sulla Giustizia. In teoria i seggi avrebbero dovuto aprire alle 7 di questa mattina, ma così non è stato. Una situazione di caos si è registrata nel capoluogo siciliano, nelle prime ore di questo election day, partito decisamente in salita. Decine di seggi non sono ancora stati insediati o si sono aperti con ritardo a causa della rinuncia di numerosi presidente che il Comune sta cercando di sostituire, per consentire il regolare svolgimento delle operazioni elettorali. Alle dieci di questa mattina mancavano ancora all'appello circa trenta presidenti di seggio, che hanno dato forfait ieri. La Prefettura sta lavorando per trovare una soluzione.
"Questa mattina avrei voluto esercitare il mio diritto al voto – racconta all'Adnkronos Paola Maranzano – ma non è stato possibile perché arrivata al seggio, presso la scuola di via Bologni nel quartier Boccadifalco ci hanno detto che la sezione 375 era chiusa perché mancava il presidente. Sono nel pallone perché non sanno come risolvere questa situazione. È passata più di un'ora e ancora il seggio è chiuso. A questo punto, io vado a lavorare. Mi è stato negato il diritto al voto e ritengo che sia gravissimo". La stessa situazione si è verificata presso il seggio di via Valverde, anche qui i cittadini non hanno potuto esercitare il diritto al voto perché mancano sia il presidente che il segretario di sezione. Le situazioni più critiche si stanno verificando a Borgo Vecchio e a Borgo Nuovo. Decine le telefonate arrivate in Questura e prefettura.
I problemi sono iniziati ieri pomeriggio, quando in molte sezioni dislocate all'interno delle scuole non si sono potuti insediare regolarmente i seggi per mancanza di presidenti. Le prime avvisaglie sull'alto numero di assenze si erano avute già venerdì con il comune di Palermo che aveva fatto appello agli ordini professionali di avvocati e dottori commercialisti per reperire professionisti da impiegare come presidenti, ma le adesioni dell'ultimo minuto non sono state sufficienti a colmare in tempo il vuoto che si è determinato.
"Nella nostra sezione manca ancora il presidente. Sono arrivati già diversi elettori che hanno chiesto di votare ma abbiamo spiegato loro che ci sono alcuni problemi e ci hanno risposto che ritorneranno più tardi, ma non è detto considerata la bella giornata e la partita del Palermo", ha denunciato all'Ansa Marcella Garbini, 49 anni, scrutatrice nella sezione 196, che si trova nell'istituto comprensivo Cruillas in via Salerno, un quartiere della prima periferia della città. Nella scuola ci sono quattro sezioni, i seggi sono stati insediati manca all'appello da ieri soltanto la 196. Qui ieri pomeriggio gli scrutatori hanno atteso anche tutta la notte che arrivasse il presidente nominato che, però, non è mai arrivato.
Le operazioni di insediamento del seggio non sono rapide perché oltre alle schede dei cinque referendum ci sono le due schede delle amministrative. Pertanto, le operazioni preliminari prevedono la conta, il controllo, la vidimazione e la firma di migliaia di schede elettorali. Operazione che in molti seggi, insediati regolarmente ieri, è durata anche 4-5 ore. "Molti hanno chiesto di votare nelle altre sezioni aperte nella scuola – ha spiegato Garbini – ma come è noto non è possibile".
Il rischio per l'affluenza è altissimo. Questa sera è in programma la partita del Palermo, che disputerà allo stadio "Renzo Barbera" la finale di Play off serie C giocando contro il Padova per la promozione B. Allo stadio è previsto il pienone con oltre 34mila spettatori, per cui molti elettori che si sono già recati questa mattina non è detto che torneranno più tardi per un secondo tentativo.
Per questo in molti stanno chiedendo di prolungare l'orario del voto, oltre le 23 di questa sera. La Lega ha chiesto a Mattarella di dare più tempo agli elettori: "A Palermo, dove sono in programma anche le Amministrative, in alcuni seggi non e' ancora possibile votare per i Referendum per la mancanza di presidenti. La Lega si appella al Capo dello Stato e al ministro dell'Interno: situazione grave e inaccettabile, democrazia a rischio, è necessario allungare l'orario del voto".
Lo stesso ha chiesto il commissario regionale della DC Nuova, Totò Cuffaro: "Oggi stiamo assistendo all'ultimo scellerato atto dell'Amministrazione Orlando. Per la prima volta nella storia, a Palermo, si stanno mandando a casa tanti elettori pronti ad esprimere il proprio voto. Chiediamo al prefetto che i seggi rimangano aperti anche nella giornata di lunedì mattina per consentire a quante più persone di espletare il proprio voto e garantire così il rispetto di tale dovere e di tale diritto".