Comunali a Genova 2012: sarà ballottaggio tra Doria e Putti del M5S?
UPDATE ORE 20 – Quando sono state scrutinate 250 sezioni, perde qualche preferenza Marco Doria ai danni di Enrico Musso. Ora il candidato di centrosinistra è al 49,01%, mentre quello del Terzo Polo balza al 14,43%, superando anche il grillino Paolo Putti che scende al 13,97% dei voti. Guadagna qualche punto Pierluigi Vinai appoggiato dalle liste di centro destra, ora è 12,26%. Ballottaggio Doria – Musso se finisce così.
Hanno chiuso alle ore 15 i seggi per le elezioni amministrative 2012. Tra i comuni capoluogo, sui quali si concentra maggiormente l'attenzione dei media, c'è sicuramente Genova. I primi dati ufficiali del Governo, confermano quanto già rivelato nelle proiezioni: la maggioranza dei voti va a Marco Doria. Il candidato di SEL, però, rischia di non essere eletto sindaco al primo turno: 49,59 sono i punti percentuali attribuiti all'esponente di centrosinistra. Dietro di lui, al 14,22%, c'è Paolo Putti del Movimento 5 Stelle. Nonostante il forte distacco, quello dei grillini a Genova è sicuramente un ottimo risultato. Se i dati dovessero essere confermati (ricordiamo che sono state scrutinate solo 151 sezioni su 653), Putti scalzerebbe il "designato" al ballottaggio Enrico Musso (Terzo Polo) che è al 13,69%. Delusione, invece, per il PdL (8,43% dei voti) e l'elettorato di centro destra in generale che col candidato Pierluigi Vinai per adesso è fermo al 11,91%.
Questo il commento del candidato grillino, Putti, ai microfoni di Speciale Tg La7.
Sono molto tranquillo perché come diciamo sempre "comunque vada sarà un successo". Il nostro risultato deriva dall'aver incontrato molte persone che ci hanno detto "Vi votiamo ma non deludeteci". Non mi aspettavo niente, solo che la gente volesse reagire, cambiare e impegnarsi, che la gente si riappropriasse della possibilità di fare politica.
A Genova, così come negli altri comuni capoluogo impegnati in questa tornata elettorale, si conferma il forte astensionismo. Solo il 55,57% degli aventi diritto si è recato alle urne, a fronte di oltre 6 punti percentuali di differenza rispetto all'ultima votazione analoga, quando a votare fu il 61,75%.