Commissione Ue, Paolo Gentiloni è commissario all’Economia
Il primo successo del nuovo governo italiano nella nuova legislatura europea arriva grazie a Paolo Gentiloni: l’ex presidente del Consiglio è infatti stato nominato commissario agli Affari economici (in realtà la dicitura è cambiata, sarà all'Economia), uno dei portafogli più delicati e prestigiosi, su cui l’Italia ha puntato in queste settimane. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha ufficializzato oggi i ruoli dei 27 commissari che faranno parte della sua squadra e che sono stati indicati dai governi dei singoli Stati membri. Tra di loro c'è anche Gentiloni, presidente del Pd ed ex presidente del Consiglio, che andrà a ricoprire questo delicatissimo ruolo. Il team è composto da 14 uomini e 13 donne. Per quanto riguarda i partiti, dieci esponenti sono stati indicati dal Partito Socialista, nove dal Partito Popolare e sei dai Liberali. Ci sono anche un Conservatore e un esponente ecologista. Von der Leyen ha anche annunciato i nomi dei vicepresidenti esecutivi della Commissione (con le rispettive macro-aree di competenza) che saranno Frans Timmermans (responsabile per il Green Deal), Margrethe Vestager (Agenda digitale) e Valdis Dombrovskis (Economia). Gli altri cinque vicepresidenti saranno: Borrell, Jourova, Schinas, Sefcovic e Suica.
La lista dei commissari scelti da von der Leyen
Questa la lista dei commissari che è stata comunicata ufficialmente già ieri dalla Commissione Ue:
Austria: Johannes Hahn – Bilancio e Amministrazione
Belgio: Didier Reynders – Giustizia
Bulgaria: Mariya Gabriel – Innovazione e Gioventù
Croazia: Dubravka Šuica – Democrazia e Demografia
Cipro: Stella Kyriakides – Salute
Repubblica ceca: Věra Jourová – Valori e Trasparenza
Danimarca: Margrethe Vestager – Concorrenza
Estonia: Kadri Simson – Energia
Finlandia: Jutta Urpilainen – Partneraiati internazionali
Francia: Sylvie Goulard – Mercato interno e Industria dello spazio
Grecia: Margaritis Schinas – Sicurezza e Migrazioni
Ungheria: László Trócsányi – Vicinato e allargamento
Irlanda: Phil Hogan – Commercio
Italia: Paolo Gentiloni – Economia
Lettonia: Valdis Dombrovskis – Servizi finanziario
Lituania: Virginijus Sinkevičius – Ambiente e Oceani
Lussemburgo: Nicolas Schmit – Lavoro
Malta: Helena Dalli – Uguaglianza
Paesi Bassi: Frans Timmermans – Azione per il clima
Polonia: Janusz Wojciechowski – Agricoltura
Portogallo: Elisa Ferreira – Coesione e Riforme
Romania: Rovana Plumb – Trasporti
Slovacchia: Maroš Šefčovič – Relazioni interistituzionali
Slovenia: Janez Lenarčič – Gestione delle crisi
Svezia: Ylva Johansson – Affari interni
Ultima casella è quella ricoperta da Josep Borrell, spagnolo, designato dal Consiglio europeo come Alto rappresentante dell’Ue per gli Affari esteri e la sicurezza.
Commissione Ue, cosa succede ora
Ora che sono stati ufficializzati i ruoli dei commissari e che il Consiglio dell’Ue ha approvato l’elenco dei candidati, il collegio deve essere valutato dal Parlamento europeo. L’Europarlamento dovrà votare l’intera squadra e approvare la sua composizione. Ma prima le singole commissioni parlamentari dovranno valutare, per competenza, ogni singolo commissario in seguito ad apposite audizioni. E non per tutti i commissari la fiducia è scontata. Una volta arrivata l’approvazione definitiva dall’emiciclo di Strasburgo, i commissari verranno nominati ufficialmente dal Consiglio europeo.
Gentiloni: ‘Cercherò di onorare l'Italia'
Immediato è arrivato il messaggio del neo-commissario italiano, Paolo Gentiloni: "Ringrazio la presidente Ursula Von der Leyen per l’incarico che mi ha assegnato nella nuova Commissione. La responsabilità di Commissario all’economia alla quale oggi sono stato candidato è di grande rilievo in un momento cruciale per il futuro dell’economia europea. Mi impegnerò innanzitutto per contribuire al rilancio della crescita e alla sua sostenibilità sociale e ambientale. Cercherò di onorare l’Italia, il cui Governo mi ha proposto, lavorando nell’interesse di tutti i cittadini europei e in costante raccordo con il Parlamento europeo e le istituzioni dell’Unione".