Commissario Ue per il Lavoro dice che serve il salario minimo: “Può essere spinta per produttività”
Anche il commissario europeo per il Lavoro e i diritti sociali, il lussemburghese Nicolas Schmidt, si è detto a favore del salario minimo, sottolineando che potrebbe essere una spinta alla produttività e avere diversi esiti positivi sul piano economico. "Il salario minimo, soprattutto per i lavori più poveri, può essere una spinta importante per la produttività. Bisogna dare uno choc a settori a bassa produttività e il salario minimo può aiutare", ha detto durante un incontro al Festival dell'Economia di Torino. E ancora: "Bisogna investire per i lavoratori, dare loro più competenze. Il salario minimo può quindi avere esiti positivi sul piano economico".
Alcuni giorni fa anche Bankitalia si era espressa a favore del salario minimo. "Come negli altri principali Paesi, l'introduzione di un salario minimo, definito con il necessario equilibrio, può rispondere a non trascurabili esigenze di giustizia sociale. Troppi, non solo tra i giovani, non hanno un'occupazione regolare o, pur avendola, non si vedono riconosciute condizioni contrattuali adeguate", ha detto Ignazio Visco presentando le sue relazioni annuali.
"Penso che il governatore abbia compiti diversi da quello di indirizzo politico. Sono opinioni interessanti, ma noi rimaniamo sul programma con cui abbiamo ottenuto la fiducia degli elettori", ha subito replicato Lucio Malan, capogruppo in Senato di Fratelli d'Italia.
Al festival dell'Economia di Trento anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni era intervenuta sul tema. E riconoscendo comunque il problema degli stipendi troppo bassi aveva detto: "Non si può sostenere allo stesso tempo che abbiamo dei salari da fame, che c'è il problema dell'inflazione, che bisogna mettere più soldi in tasca ai lavoratori e che addirittura bisogna immaginare un salario minimo legale, e poi dire che è inutile abbassare il cuneo contributivo. Io credo che sia molto più inutile il salario minimo, che è un'iniziativa buona sul piano filosofico, ma che rischia poi di essere un boomerang".