Come viaggeremo quest’estate: una guida per prenotazioni e rimborsi di aerei, treni e alberghi
L’estate si avvicina, ma le incognite sulle vacanze restano ancora tante. Gli italiani stanno iniziando a organizzarsi in vista della partenza estiva, ma sarà d’obbligo pensare a un turismo molto flessibile, con il rischio di dover cancellare le prenotazioni anche all’ultimo. In particolare le incognite riguardano le pratiche come quelle dei biglietti di treni e aerei o delle prenotazioni degli hotel. Sul Corriere della Sera è l’Unione nazionale consumatori a spiegare che la regola generale è che se le vacanze nell’estate del 2021 vengono “annullate a causa di nuove restrizioni comunitarie negli spostamenti o all’eventuale decisione di altri Paesi stranieri di precludere l’ingresso ai turisti, il consumatore ha diritto al rimborso o a un voucher”. Diverso è invece il discorso per i viaggiatori che cambiano idea e decidono di non partire più, ma non a causa di restrizioni nazionali o regionali. Se sono scaduti i termini per la disdetta, le agenzie o gli hotel e le compagnie non sono tenute a riconoscere rimborsi o voucher. Fin qui parliamo, comunque, di regole generali, ma è poi possibile che alcune compagnie applichino condizioni che prevedono maggiore flessibilità.
I viaggi in aereo o in treno
Per quanto riguarda le compagnie aeree il Corriere spiega che se il viaggiatore è in quarantena obbligatoria, allora – come precisa Alitalia – “ha diritto a ricevere il rimborso in denaro o al cambio di data”. Lo stesso avviene con Trenitalia, che garantisce in questi casi un buono per un altro viaggio o un rimborso in denaro. Massima flessibilità viene garantita anche da alcune compagnie aeree, come EasyJet o Ryanair, con possibilità di modifica dei viaggi senza particolari complicazioni. In caso di rinuncia volontaria, invece, non si ha diritto ad alcun rimborso, tranne nei casi di tariffe rimborsabili o flessibili che dipendono dalle singole condizioni contrattuali.
Cancellazioni e rimborsi per alberghi e agenzie di viaggio
Per quanto riguarda gli alberghi si ha diritto al rimborso in caso di rinuncia al viaggio perché sottoposti a quarantena o a isolamento fiduciario. In ogni caso si consiglia di inviare, in questi casi, una raccomandata con ricevuta di ritorno all’albergatore, magari allegando anche il certificato medico attestante la malattia o la quarantena e con la richiesta di rimborso. In generale l’Unione nazionale consumatori consiglia di ricorrere a tariffe che consentano di avere la cancellazione o la variazione del viaggio, anche se hanno costi più elevati. Per quanto riguarda le agenzie di viaggio e i tuoi operator, invece, sono tenuti a informare il viaggiatore sulle condizioni e se non lo fanno è su di loro che bisogna rifarsi per eventuali rimborsi. Anche in questo caso, comunque, viene consigliato di ricorrere a una polizza per la disdetta, stando però molto attenti alle condizioni contrattuali.