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Come stanno davvero le cose sul superbollo per le auto: si pagherà ancora o no?

Il viceministro dell’Economia Maurizio Leo ha spiegato che nella bozza del decreto arrivata oggi in Cdm “non c’è una norma che riguarda il Superbollo”, ma l’intenzione di eliminare la micro-tassa sulle auto di grossa cilindrata resta.
A cura di Giulia Casula
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Nessun addio al Superbollo, per ora. Lo ha chiarito oggi il vice ministro dell'Economia, Maurizio Leo, durante la conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri, dopo le indiscrezioni circolate sulla stampa ieri sera, che parlavano della possibile abolizione della tassa sulle auto di grossa cilindrata legandola alla bozza del decreto finito oggi in Cdm.

Nel decreto legislativo, che prevede nuove regole sull’imposta di successione e donazione, non è inserita al momento alcuna norma relativa all'abolizione della micro-tassa a carico dei possessori di auto con una potenza superiore ai 185 kW. Per il governo però, la volontà di eliminare quella che il vicepremier Matteo Salvini ha definito "un'imposta odiosa" resta.

Quando è prevista la cancellazione del Superbollo

Come aveva già anticipato in passato, il vice ministro dell'Economia Maurizio Leo ha spiegato che l'addio al Superbollo fa parte delle intenzioni del governo in materia fiscale. L'imposta era stata introdotta dal governo Monti nel 2011 e prevede un importo pari a 20 euro per ogni kW oltre i 185. Questo valore però può variare a seconda dell'anno di immatricolazione dell'automobile e può essere calcolato tramite il sito dell'Agenzia delle entrate. Col passare degli anni l'imposta scende gradualmente: dai 12 euro a kW a distanza di cinque anni dall'immatricolazione ai 6 euro dopo dieci anni, fino ad azzerarsi completamente dopo vent'anni.

Il Superbollo fa parte del pacchetto di micro-imposte che l'esecutivo Meloni intende eliminare nel suo programma di riforma fiscale. Tra le altre vi sarebbero anche le tasse sulla laurea e sugli esami universitari e quella sui giochi senza vincita in denaro come biliardini e flipper.

La cancellazione della micro-tassa dunque resta inserita nella delega fiscale del governo, ma dal Mef chiariscono che si farà quando ci saranno le risorse sufficienti. L'abolizione della misura infatti potrebbe pesare parecchio sui conti dello stato con stime che si aggirano attorno ai 100 milioni di euro.

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