Come sta andando Covax: quali Paesi hanno mantenuto la parola sulle donazioni di vaccini
Con la diffusione di Omicron l'abbiamo sentito ripetere ancora più assiduamente: se vogliamo tenere sotto controllo la pandemia ed evitare che si sviluppino altre varianti del virus, potenzialmente resistenti ai vaccini che abbiamo, dobbiamo vaccinare il mondo interno. Sappiamo bene, però, che non tutti i Paesi hanno la stessa disponibilità di vaccini che quelli occidentali, dove le campagne vaccinali hanno ormai raggiunto oltre l'80% della popolazione. In alcuni degli angoli più poveri del mondo sono bassissime le percentuali di popolazione immunizzata contro il Covid e le donazioni dei Paesi ricchi non sembrano essere abbastanza. Anche perché non tutte le dosi promesse stanno arrivando a destinazione.
Il meccanismo che veicola le donazioni di vaccini ai Paesi più poveri è quello creato dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms): Covax. L'obiettivo dettato dall'Oms a tutti i Paesi è quello di vaccinare il 40% della loro popolazione entro il 2021 e il 70% entro la metà dell'anno in corso. A dicembre 2021, molti Paesi non erano stati in grado di raggiungere il fine stabilito dall'Organizzazione: la maggior parte di questi si trovavano in Africa. Nonostante a parole il Nord del mondo avesse allora preso l'impegno di donare più dosi verso i Paesi in via di sviluppo, per assicurare tassi di vaccinazione più elevata, i vaccini faticano ancora ad arrivare dove ci sarebbe più bisogno.
La piattaforma Our World in Data, che dall'inizio della campagna vaccinale monitora i vaccini somministrati in tutto il mondo, ha raccolto una serie di numeri sulle dosi promesse per i Paesi poveri e quelle effettivamente consegnate.
Gli Stati Uniti sono il Paese ad aver annunciato più donazioni di vaccini: oltre 857 milioni di dosi. Al momento però, secondo quanto riportato da Our World in Data, solo 53 milioni sono quelle effettivamente donate all'iniziativa Covax. Migliori, invece, i dati dell'Unione europea: Bruxelles ha promesso di donare oltre 450 milioni di vaccini e al momento oltre la metà, 240 milioni di dosi, è stata effettivamente inviata nei Paesi in via di sviluppo.
L'Italia, da parte sua, ha annunciato di voler donare 45 milioni di dosi: 35 milioni di queste sono già state destinate a Covax. Ci sono poi situazioni come quella di Hong Kong, dove dei 7 milioni annunciati, ne sono stati effettivamente donati 7 milioni.