video suggerito
video suggerito
Opinioni

Come sopravvivere al pranzo di Natale con quel parente razzista che abbiamo un po’ tutti

Il Natale è un’occasione meravigliosa, ad esempio per dire a un vostro familiare che ha sfrantumato le gonadi.
A cura di Saverio Tommasi
252 CONDIVISIONI
Babbo Natale
Babbo Natale, brindisi

Il Natale di alcuni anni fa si palesò alla mia tavola la figlia di mia zia Ermenegilda (il nome reale vi assicuro è peggiore).
La sua scia di profumo la anticipava di quindici metri, e forse non era profumo.
Sorrideva, ma la punta dei denti incisivi allungabili si intuiva, appena sotto le sue labbra.

Come potete capire covo ancora del rancore, ed è un rancore di cui vado molto fiero.

Feci saltare metà pranzo di Natale alzandomi in piedi e urlando "basta" (aggiungete anche qualche parolaccia bene assestata), quando la figlia di mia zia Ermenegilda disse: "gli immigrati clandestini, dato che in Italia sono clandestini, non dovrebbero essere curati nei nostri ospedali".
Era un pensiero talmente razzista, così intelligentemente nazista, che non c'era niente da discutere e secondo me in certi casi è solo opportuno far saltare il tavolo, o in quel caso il pranzo di Natale.

E così decisi di estromettere gli Erode dal tavolo del simposio, seduta stante.

Lasciare qualcuno morire in mare o fuori da un ospedale non dovrebbe essere un argomento di discussione. Non si tratta sulla vita delle persone, a costo (ma con piacere) di ribaltare la tavolata con i maccheroncini al pomodoro e salmone.

Per questo oggi ho scelto di farvi degli auguri forse non convenzionali, ma che sento nel profondo.

Auguri a chi ama il Natale, le lucine colorate, l'albero e il puntale.
Auguri a chi però non dimentica che oggi, proprio in questo momento, c'è chi sta provando a lanciare una richiesta di approdo sicuro in un porto italiano che non risponde.

Auguri a chi ama le insegne luminose, le palline personalizzate, il profiterole con la panna sopra e le castagne vendute per strada.
Auguri anche a chi però non scorda che ieri è stato salvato Makbyel, diciotto giorni di vita di cui la metà passati in mare.

Auguri a chi non ha il libretto delle istruzioni. A chi si fida sempre un po' troppo. Auguri a chi crede a qualcosa, anche se non sa bene cosa. Auguri alle biografie e ai sorrisi ritrovati.

Auguri a chi capisce che la vita chiede di nascere ogni giorno e non di essere festeggiata una volta all'anno.

252 CONDIVISIONI
Immagine
Sono giornalista e video reporter. Realizzo reportage e documentari in forma breve, in Italia e all'estero. Scrivo libri, quando capita. Il più recente è "Siate ribelli. Praticate gentilezza". Ho sposato Fanpage.it, ed è un matrimonio felice. Racconto storie di umanità varia, mi piace incrociare le fragilità umane, senza pietismo e ribaltando il tavolo degli stereotipi. Per farlo uso le parole e le immagini. Mi nutro di video e respiro. Tutti i miei video li trovate sul canale Youmedia personale.
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views