video suggerito
video suggerito

Cassa integrazione per il caldo, quando e come si richiede: le indicazioni Inps

Le aziende possono ricorrere alla cassa integrazione in caso di temperature troppo alte, che superano i 35 gradi, per tutelare la salute e la sicurezza di alcune tipologie di lavoratori: ecco come richiederla, secondo le istruzioni dell’Inps.
A cura di Annalisa Cangemi
4 CONDIVISIONI
Immagine

L'Inps ha fatto sapere ieri con una circolare che con le temperature oltre i 35 gradi è possibile chiedere la cassa integrazione ordinaria. Nel documento l'istituto chiarisce le linee guida da adottare in casi di eventi meteo estremi: le imprese possono fare domanda anche in base alla temperatura percepita, a prescindere quindi dalla temperatura reale.

"Le temperature eccezionalmente elevate (superiori a 35), che impediscono lo svolgimento di fasi di lavoro in luoghi non proteggibili dal sole o che comportino l'utilizzo di materiali o lo svolgimento di lavorazioni che non sopportano il forte calore, possono costituire evento che può dare titolo alla Cigo", si legge nella circolare 139 del 2017.

Chi può richiederla e con quali temperature

L'Inps elenca i settori per i quali si può chiedere la cassa integrazione ordinaria: "Ne sono esempio i lavori di stesura del manto stradale, i lavori di rifacimento di facciate e tetti di costruzioni, le lavorazioni all’aperto che richiedono indumenti di protezione, ma anche tutte le fasi lavorative che, in generale, avvengono in luoghi non proteggibili dal sole o che comportino l’utilizzo di materiali o lo svolgimento di lavorazioni che non sopportano il forte calore".

"Anche le cosiddette temperature percepite possono costituire evento che dà titolo al trattamento di integrazione salariale, temperature percepite superiori a 35 seppur la temperatura reale è inferiore al predetto valore". E lo stesso vale per il freddo. "Le temperature pari o al di sotto di 0 gradi centigradi sono considerate idonee a giustificare una contrazione dell'orario, in relazione al tipo di attività svolta, alla fase di lavoro in atto nell'unità produttiva nonché all'altitudine del cantiere. Ovviamente, per il settore dell'edilizia, lo svolgimento al coperto o allo scoperto delle lavorazioni incide sulla valutazione, così come la natura del materiale usato che può essere più o meno sensibile al gelo", spiega l'Inps.

Come fare domanda per la cassa integrazione ordinaria per il caldo

Nel messaggio numero 2999 del 28-07-2022 si ricorda che la Cigo per temperature elevate viene riconosciuta in tutti i casi in cui il datore di lavoro, su indicazione del responsabile della sicurezza dell'azienda dispone la sospensione o la riduzione delle lavorazioni in quanto sussistono rischi o pericoli per la sicurezza e la salute dei lavoratori, purché le cause che hanno determinato questa decisione non siano imputabili al datore di lavoro stesso o ai lavoratori.

Il datore di lavoro ha due opzioni:

  • allegare alla domanda l'attestazione del responsabile della sicurezza dell'azienda
  • autocertificare il possesso dell'attestazione nella relazione tecnica allegata alla domanda.

Nella domanda di Cigo e nella relazione tecnica che deve essere allegata alla domanda stessa, hanno spiegato Inps e Inail – l'azienda deve solo indicare le giornate di sospensione o riduzione dell'attività lavorativa e specificare il tipo di lavorazione in atto nelle giornate medesime, mentre non è tenuta a produrre dichiarazioni che attestino l'entità della temperatura, né ad allegare bollettini meteo.

I due enti fanno presente che, indipendentemente dalle temperature rilevate nei bollettini, l'Inps riconosce la cassa integrazione ordinaria in tutti i casi in cui il responsabile della sicurezza dell’azienda dispone la sospensione delle lavorazioni, in quanto ritiene sussistano rischi o pericoli per la sicurezza e la salute dei lavoratori, compresi i casi in cui le sospensioni sono dovute a temperature eccessive.

4 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views