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Come sarà l’esame di maturità: dall’elaborato al colloquio orale, si inizia il 16 giugno

Una nota del ministero chiarisce le modalità dell’esame di maturità per l’anno scolastico 2020/2021. Si tratterà di un esame semplificato, che consisterà solamente nel colloquio orale. La prova partirà dalla discussione di un elaborato. Vediamo le modalità dell’esame di maturità che inizierà il 16 giugno.
A cura di Stefano Rizzuti
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Una nota del ministero dell’Istruzione ufficializza le modalità dell’esame di maturità per l’anno scolastico 2020/2021: una forma semplificata, con solamente il colloquio orale. Niente scritti, quindi. Esattamente come avvenuto lo scorso anno a causa dell’emergenza sanitaria. La maturità inizierà a partire dal 16 giugno, come stabilito dal neo-ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi. Una decisione che segue, quindi, l’impianto previsto dal precedente governo e dall’ex ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, per il precedente anno scolastico. Vediamo come sarà l’esame di maturità, come si svilupperà il colloquio orale e cos’è l’elaborato che tutti gli studenti e le studentesse devono realizzare.

L’elaborato per l’esame di maturità

L’esame orale inizierà con la discussione di un elaborato. Come spiega il ministro Bianchi può trattarsi di un testo, ma anche di una prova pratica o di un progetto multimediale. L’argomento viene assegnato dal consiglio di classe a ogni alunno entro il 30 aprile e verte sulle discipline che caratterizzano l’indirizzo di studi, ma è possibile anche l’integrazione con altre discipline o con esperienze derivanti dal percorso per le competenze trasversali e l’orientamento o, ancora, con le competenze individuali presenti nel curriculum dello studente. Ogni docente segue un gruppo di studenti, che vengono accompagnati durante la realizzazione dell’elaborato, da consegnare all’insegnante di riferimento entro il 31 maggio. La forma dell’elaborato può essere “la più varia”, anche per valorizzare gli studenti e il percorso compiuto.

Come funziona l’esame: dall’ammissione al colloquio

La sessione d’esame inizia il 16 giugno. L’ammissione viene deliberata dal consiglio di classe. Le prove Invalsi si terranno regolarmente, ma la partecipazione non sarà un requisito di accesso alla maturità. Sul requisito delle frequenze, con la previsione di tre quarti dell’orario individuale, saranno le istituzioni scolastiche a stabilire le deroghe. La deroga può essere prevista anche al monte orario previsto per i percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, che non saranno requisito di accesso. Il colloquio orale partirà dall’elaborato. I crediti scolastici varranno per un massimo di 60 punti, mentre per l’orale potranno essere assegnati 40 punti. La votazione è sempre in centesimi e ci sarà la possibilità di lode. La commissione sarà interna e il presidente esterno.

Dopo la discussione dell’elaborato la prova orale proseguirà con l’analisi di un testo già studiato durante l’anno scolastico in materia di lingua e letteratura italiana. Si passerà poi all’analisi di alcuni materiali, come un testo, un documento, un progetto, previsti dalla commissione. Rientreranno nel colloquio anche le competenze trasversali e per l’orientamento. Durante l’esame si terrà conto anche del curriculum degli studenti e delle attività esterne svolte come lo sport, il volontariato e quelle legate alla cultura.

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