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Reddito di cittadinanza, le ultime notizie

Come sarà il reddito di cittadinanza secondo il Movimento 5 Stelle

Con un post sul blog delle stelle, il Movimento 5 Stelle spiega nel dettaglio alcuni punti fondamentali del reddito di cittadinanza che partirà “nei primi tre mesi del 2019”. Si spiega quali siano i criteri per accedere e come verranno individuati, in quanto consiste l’assegno mensile e chi ne beneficerà.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il reddito di cittadinanza, la quota 100 e il taglio alle pensioni d’oro si faranno, assicura il MoVimento 5 Stelle. “Il M5s non arretra di un millimetro”, ribadisce un post pubblicato sul blog delle stelle. Un lungo articolo in cui si ricorda che con la legge di Bilancio vengono stanziati “9 miliardi per il reddito di cittadinanza e 7 miliardi per superare la Fornero con quota 100”, ma con le regole che verranno inserite in appositi decreti che, stando agli annunci di Luigi Di Maio, arriveranno a Natale. Nel post il MoVimento anticipa alcuni degli aspetti che verranno inseriti in questo decreto, riguardanti soprattutto specifiche tecniche della misura che porterà l’introduzione del reddito di cittadinanza.

I criteri per individuare i beneficiari

Il reddito di cittadinanza partirà nei primi tre mesi del prossimo anno, stando a quanto si legge nel post. “La platea dei beneficiari coinvolge 4,5 milioni di persone e non è individuata in base alle dichiarazioni dei redditi bensì in base all’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee). L’Isee è un indice che serve a misurare la situazione economica delle famiglie e considera non soltanto il reddito, ma anche il patrimonio mobiliare e immobiliare e la composizione dei nuclei familiari”. Il punto fondamentale è che l’Isee si calcola sulla base del nucleo familiare e non sul reddito del singolo individuo.

Il M5s spiega con un esempio cosa questo comporta: “Se all'interno di una famiglia la moglie dichiara un reddito di 1.000 euro all'anno e il marito dichiara 100.000, la moglie non riceve alcuna integrazione” perché l’Isee si basa sul reddito familiare e, nonostante il basso reddito della moglie, grazie al marito si supererebbe nettamente la soglia di 9.360 euro annui.

L’assegno del reddito di cittadinanza

L’assegno massimo a cui un “singolo beneficiario ha diritto è pari a 780 euro al mese per un single che vive in affitto”. Sarà invece minore per chi è proprietario di una casa. Quando aumenta il numero dei componenti del nucleo familiare aumenta anche l’assegno. La misura “funziona ad integrazione del reddito percepito: se una persona singola, ad esempio, ha dei lavori part-time e guadagna 400 euro al mese, ne può ottenere fino a 380. Chi farà il furbo e mentirà per ottenere il reddito di cittadinanza rischia fino a sei anni di galera”, si ricorda ancora nel post ribadendo quanto già affermato in passato da Di Maio.

A chi andrà l’assegno

Altro dato sottolineato in passato dal vicepresidente del Consiglio è quello riguardante la distribuzione del reddito sul territorio italiano. L’assegno sarà “destinato a tutta Italia in maniera uniforme, da Nord a Sud: il 47% degli aventi diritto si trova al Centro-Nord”. E, infine, una rassicurazione sulle risorse messe a disposizione per il reddito di cittadinanza: “Il Movimento 5 Stelle stanzia risorse che coprono realmente tutta la platea degli aventi diritto e potrebbero persino garantire alcuni risparmi alla fine di ogni anno”.

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