Come sarà il programma del nuovo Partito democratico dopo la vittoria di Elly Schlein
Elly Schlein, deputata eletta lo scorso settembre per la prima volta in Parlamento, ha vinto le primarie del Partito democratico e guiderà la seconda forza politica in Italia, la prima dell'opposizione. La mozione che Schlein ha presentato per candidarsi alle primarie non era un vero e proprio programma politico ma più che altro una dichiarazione d'intenti, una sorta di ‘presentazione' personale agli elettori del Pd. A partire dal testo della mozione, però, si possono dedurre alcuni dei punti che Schlein vorrà mettere al centro del programma del partito.
Più sanità pubblica, più asili nido, reddito di cittadinanza da mantenere e migliorare
Il primo tema è quello della sanità pubblica, dove serve "un grande investimento" per "allineare gli stanziamenti per il fondo sanitario nazionale con la media europea". Vanno aumentati i posti di specializzazione nelle università. Per quanto riguarda gli ospedali serve "una sanità di prossimità, sempre più territoriale, domiciliare". Per questo, si legge nella mozione, con i fondi del Pnrr bisogna "rendere capillare la presenza di case della comunità", ma servono anche "risorse e formazione" per il loro persona.
Si parla anche di salute mentale, con la proposta di dedicare "più supporto psicologico" ai giovani, "a partire dalle scuole". In più, c'è l'idea di una "legge sui bisogni dei caregiver, perché i loro bisogni non coincidono con quelli delle persone che assistono".
Per quanto riguarda i servizi di assistenza sociale, l'assegno unico va rafforzato. Il reddito di cittadinanza, invece, "va migliorato, raccogliendo le proposte avanzate dalla Commissione Saraceno e delle realtà laiche e cattoliche del terzo settore che ogni giorno combattono contro la povertà e l’esclusione sociale".
Nella scuola, alcune delle proposte concrete sono di estendere l'obbligo scolastico fino a 18 anni, e dall'altra parte di raggiungere l'obiettivo di "almeno un terzo dei bambini in fascia di età 0-3 che frequentano asili nido", potenziando questo servizio. D'altra parte, per Schlein il Pd deve "guardare alle migliori esperienze europee che rendono gratuito l’accesso all’istruzione garantendo i libri di testo, il trasporto pubblico, le rette universitarie per le famiglie più fragili e quelle del ceto medio", potenziando "il diritto allo studio, contrastando la retorica del merito che, in assenza di pari opportunità, moltiplica e acuisce le disuguaglianze". Perciò bisogna "aumentare la soglia della no tax area e delle borse di studio".
Più tasse su multinazionali e grandi patrimoni, diritto alla casa e pensioni
Sul piano fiscale serve più equità: da una parte vanno ridotti sprechi e inefficienze per non lasciare un debito pubblico "insostenibile", ma dall'altra è necessario anche "spostare il carico fiscale dal lavoro e dall’impresa alle rendite e alle emissioni climalteranti". Si accenna anche a una tassa patrimoniale, dato che "il tema dei grandi patrimoni deve essere affrontato in un’ottica redistributiva, a partire dall’allineamento della tassa sulle donazioni e successioni al livello degli altri grandi Paesi europei". A proposito di Europa, in tutta l'Ue serve "una soglia minima comune di tassazione delle multinazionali e il contrasto ai paradisi fiscali all’interno dell’Unione", secondo il principio che "le tasse si pagano dove si fanno i profitti, non dove conviene".
Nella mozione c'è una sezione dedicata al diritto alla casa: la proposta è di rifinanziare il Fondo sociale affitti e il Fondo morosità incolpevole, "che il governo Meloni ha azzerato", ma anche rilanciare "l’edilizia residenziale pubblica, facendo leva sulla manutenzione e gli interventi di rigenerazione urbana a consumo di suolo zero".
In più, c'è l'idea di una "intermediazione pubblica" per "aumentare la disponibilità di alloggi a canone calmierato" con un intervento su "una parte del patrimonio privato sfitto". In pratica, un'iniziativa simile a quella promossa in Portogallo pochi giorni fa.
Sulle pensioni, infine, si vuole raggiungere una "maggiore libertà di scelta dei lavoratori e delle lavoratrici", potenziando tra le altre cose anche "Opzione donna, che il governo Meloni ha fortemente indebolito".
Donne, Lgbtq, Ius soli e cannabis: le proposte sui diritti civili
Per quanto riguarda i diritti delle donne, Schlein parla di "attuare pienamente la legge 194 ed andare anche oltre, garantendo una percentuale di medici non obiettori in tutte le strutture" e "l’applicazione delle nuove Linee guida sulla Ru486, che dovrebbe essere accessibile gratuitamente nei consultori". Vanno anche sostenuti economicamente i centri antiviolenza. In più, per agevolare le donne sul lavoro deve essere previsto un "un congedo paritario pienamente retribuito e non trasferibile tra genitori di almeno 3 mesi".
Torna la proposta di una "legge contro l’omobilesbotransfobia, l’abilismo e il sessimo", sul modello del ddl Zan. In più, si afferma che il matrimonio deve essere "un istituto aperto a tutte e tutti, con il pieno riconoscimento dei diritti delle famiglie omogenitoriali". Ancora, bisogna "rendere più semplici e accessibili i percorsi di transizione" per le persone transgender. In tema di cittadinanza, Schlein promuove lo Ius soli.
Per quanto riguarda l'immigrazione, serve "una missione di ricerca e soccorso istituzionale con pieno mandato umanitario, una Mare nostrum europea", oltre all'apertura di "vie legali e sicure per l’accesso all’Unione europea". In Italia, bisogna puntare sul "modello di accoglienza diffusa, l’unico in grado di garantire piccole soluzioni abitative diffuse nei territori". Infine, va abolita la legge Bossi-Fini.
Il programma prevede anche la legalizzazione della cannabis, dato che "la regolamentazione legale è l’unico strumento efficace di controllo sociale della sostanza". In più, va approvata una legge sul fine vita.
Clima, servono accordi internazionali e incentivi nazionali
Per quanto riguarda l'emergenza climatica, servono "accordi sovranazionali ambiziosi e vincolanti". La strada non è quella delle trivellazioni e neanche quella del nucleare, ma delle fonti rinnovabili. L'obiettivo è arrivare ad avere "almeno una comunità energetica in ogni comune d’Italia".
Servono "incentivi per la riqualificazione o la demolizione e ricostruzione del patrimonio immobiliare privato" in Italia, per ridurre le emissioni delle abitazioni e degli uffici. In più, tra i vari temi (agricoltura, siccità, economia circolare) si prevede di investire anche "sul trasporto su ferro e su acqua e sulla ciclabilità", per una mobilità più sostenibile.
Basta stage non pagati, sì a salario minimo e settimana corta
Sul piano del lavoro, "l'apprendistato deve diventare il canale ordinario di ingresso nel mondo del lavoro e gli stage extra curriculari gratuiti vanno aboliti". Il lavoro digitale va regolamentato, dato che "non è accettabile che vi siano lavoratrici e lavoratori come i rider senza alcuna tutela, senza diritto all’assicurazione, alle ferie, alla malattia". Anche in ambito europeo bisogna puntare maggiormente sull'occupazione, "modificando profondamente il Patto di stabilità e crescita e con un mandato della BCE orientato anche verso la piena occupazione".
Bisogna sia "ridare forza al ruolo dei sindacati e alla contrattazione collettiva", sia "introdurre il salario minimo, riconoscendo a tutte e tutti il trattamento economico complessivo dei contratti collettivi maggiormente rappresentativi". Anche per i professionisti serve una legge sull'equo compenso che fornisca effettive tutele.
Infine, "è tempo di sperimentare la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario". Si può fare ad esempio con "la diffusione della settimana di 4 giorni lavorativi", uno strumento che "può migliorare la qualità del lavoro e il tasso di occupazione".
Guerra in Ucraina, supporto continuo ma impegno per la pace
In tema di Ucraina, la posizione di Schlein è che "serve un maggiore sforzo politico e diplomatico dell’Unione europea per creare le condizioni che portino ad un cessate il fuoco e all’avvio di una Conferenza di pace multilaterale", ma comunque "sosteniamo e sosterremo il popolo ucraino con ogni forma di assistenza necessaria a difendersi". In ogni caso, resta la convinzione che "le armi non risolvano i conflitti".