Come sarà il nuovo Parlamento secondo i sondaggi e perché la destra può superare due/terzi dei seggi
Mentre i sondaggi politici continuano ad arrivare ogni giorno sulle scrivanie di politici e redazioni, la domanda che comincia a serpeggiare è una: come sarà composto il nuovo Parlamento? Il vantaggio del centrodestra in tutte le rilevazioni non è in discussione, mentre sullo scarto c'è un margine importante che può diventare determinante. Se la coalizione guidata da Giorgia Meloni, infatti, dovesse realmente vincere a valanga – soprattutto nei collegi uninominali – potrebbe ambire a conquistare i due terzi dei seggi nel prossimo Parlamento, avendo così i numeri per cambiare la Costituzione senza dover passare per il referendum confermativo.
Ovviamente quando si parla di cambiare la Costituzione, riferito al centrodestra, il tema è il presidenzialismo. Nel programma della coalizione, infatti, c'è anche l'elezione diretta del Presidente della Repubblica. Sarebbe una svolta enorme, che il centrodestra quasi certamente proverà a imprimere nella prossima legislatura in cui – praticamente con certezza – sarà al governo. Avere i numeri per evitare il referendum confermativo, però, non è un dettaglio da poco.
Ma allora cosa dicono i sondaggi? Secondo l'ultimo studio di Youtrend, in base ai sondaggi di fine agosto, la competizione elettorale tra centrodestra e centrosinistra è ancora aperta in appena 18 collegi alla Camera e 6 al Senato.
Perciò la stima complessiva dice che il centrodestra potrebbe ottenere tra i 248 e i 268 seggi alla Camera e tra i 126 e i 136 al Senato. Il centrosinistra a trazione Pd, invece, potrebbe eleggere tra i 78 e i 98 deputati e tra i 39 e i 49 senatori. Il tutto considerando che parliamo di sondaggi di qualche giorno fa, mentre gli ultimi danno in netta crescita Fratelli d'Italia e in calo il Pd.
Insomma, per avere la maggioranza dei due terzi il centrodestra deve eleggere 267 deputati e 134 senatori. E secondo questi numeri non si tratta di un'ipotesi così remota.