Come il governo punta ad aumentare i controlli nei locali e per strada durante le feste di Natale

Il governo e il ministero dell’Interno si preparano alle festività natalizie con un aumento dei controlli sul territorio per evitare assembramenti e situazioni considerate a rischio per la diffusione del Covid-19. I controlli che metterà in campo il Viminale riguarderanno soprattutto i ristoranti e le zone della movida, come deciso nel corso della riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduta dal ministro Luciana Lamorgese. Il Viminale annuncia “mirate attività di controllo” per prevenire il rischio di contagio soprattutto nei “locali pubblici e d’intrattenimento”, ma anche nelle “aree abitualmente ritrovo dei giovani”.

Tra i controlli ci saranno anche quelli legati agli spostamenti, che il Viminale si attende in aumento nelle prossime giornate, considerando anche l’entrata in vigore delle nuove misure restrittive a partire dal 21 dicembre, con il divieto di spostarsi tra Regioni diverse. Considerando la previsione di maggiori movimenti da parte degli italiani, quindi, saranno “pianificati specifici servizi sulla rete viaria stradale e autostradale e, per evitare assembramenti, nelle stazioni ferroviari, portuali e aeroportuali, nonché presso i terminal di trasporto pubblico”. Il ministero dell’Interno ha seminato anche le misure da adottare per il Natale, prevedendo un rafforzamento dei controlli sul territorio “anche in funzione dei reati di strada, suscettibili di incremento in ragione della maggiore circolazione di persone e merci”.

Durante la riunione al Viminale con i vertici delle forze di polizia e dei servizi di intelligence è stato anche fatto il punto sulle misure di prevenzione contro il terrorismo internazionale: per le festività natalizie si ribadisce la necessità di prestare “massima attenzione e potenziare i controlli sugli obiettivi sensibili”. Il Comitato ha anche approvato la pianificazione dei presidi delle forze di polizia per il 2021, con particolare attenzione “dedicata alle aree periferiche e alle zone in cui più pressanti sono i richiami ai fattori di rischio, con l'obiettivo di garantire una più incisiva azione di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, di prevenzione e contrasto alle attività criminali, nonché di fornire servizi più adeguati al cittadino”.