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Come funzionerà la zona gialla “rafforzata” in vigore nei giorni feriali dal 7 gennaio

Si va verso una zona gialla “rafforzata” nei giorni feriali e una zona arancione nei festivi e prefestivi. Lo stabilisce il nuovo decreto approvato ieri in Consiglio dei ministri sulle misure anti-contagio dal 7 al 15 gennaio, quando scadrà l’ultimo Dpcm. Ma cosa significa zona gialla “rafforzata”? E quali sono le misure previste dal governo per i prossimi giorni?
A cura di Annalisa Girardi
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Dal 7 al 15 gennaio, nei giorni tra la scadenza del decreto Natale e quella dell'ultimo Dpcm, il governo ha approvato una serie di nuove norme anti-coronavirus. Si va verso una zona gialla "rafforzata" nei giorni feriali e una zona arancione nei festivi e prefestivi. Almeno fino a quando non arriverà la nuova ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, che dividerà di nuovo il Paese nelle tre zone (gialla, arancione e rossa) a seconda del livello di rischio legato all'epidemia riscontrato su ogni territorio. Si dovrà prima aspettare anche il nuovo monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità. In altre parole, è probabile che per il 7 e 8 gennaio l'Italia resti in zona gialla "rafforzata" e che solo dalla settimana seguente torni la divisione del Paese in tre fasce. Ma cosa significa zona gialla "rafforzata"? E quali sono le misure previste dal governo fino al 15 gennaio?

Ieri sera il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto ponte, che resterà in vigore fino al 15 gennaio, cioè fino alla scadenza dell'ultimo Dpcm. È stato confermato il ritorno alle tre zone, anche se sono state introdotte una serie di nuove restrizioni e divieti anche in zona gialla. Viene infatti prorogato fino al 15 gennaio il blocco degli spostamenti tra Regioni: si potrà uscire dalla propria Regione solo per motivi di lavoro, salute e necessità muniti dell'apposita autocertificazione. In questo modo si vuole evitare di diffondere il virus dalle zone più colpite. Resterà sempre consentito il rientro presso la propria residenza o abitazione, ma non ci si potrà recare presso la propria seconda casa se questa si trova in una Regione diversa.

Nel decreto approvato stanotte viene anche confermato il limite di una sola uscita al giorno, ad un massimo di due persone, per andare a trovare amici e parenti. "È consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 05,00 e le ore 22,00, e nei limiti di due persone, ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi", si legge.

Nei giorni festivi e prefestivi, quindi in questo caso nel weekend tra il 9 e il 10 gennaio, scatterà la zona arancione. Bar e ristoranti resteranno chiusi, quindi, e non sarà possibile uscire dal proprio Comune. I negozi, invece, potranno restare aperti, conformemente alle regole della zona arancione. Rimane in vigore anche un'altra eccezione del decreto Natale, quella pensata per i piccoli Comuni. Chi abita in un Comune con meno di 5 mila abitanti potrà infatti spostarsi in un raggio di 30 chilometri, ad esclusione dei capiluoghi.

Per le misure in vigore invece nei giorni della prossima settimana bisognerà aspettare, come detto, le ordinanze del ministro Speranza, che saranno pubblicate nel weekend. Bisognerà infatti aspettare il nuovo monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità che indicherà i livelli di criticità dell'epidemia in ogni Regione e in seguito Speranza firmerà le diverse ordinanze. Che dovrebbero tener conto dell'inasprimento dei parametri, annunciato appunto dal ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, in base ai quali scatteranno le zone arancioni e rosse.

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