Come funzionerà la vaccinazione anti-Covid in farmacia
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato oggi l’accordo quadro tra il governo, le Regioni e le associazioni dei farmacisti per la somministrazione dei vaccini anti-Covid in farmacia. Il protocollo“definisce la cornice nazionale e le modalità per il coinvolgimento, su base volontaria, dei farmacisti nella campagna di vaccinazione nazionale”. Di fatto vengono stabilite, a livello nazionale, le procedure da seguire per la somministrazione delle dosi da parte dei farmacisti, che devono essere “abilitati all’esecuzione delle somministrazioni vaccinali”. Nelle farmacie deve essere presente un addetto al primo soccorso, opportunamente formato, come già previsto dalla legge. La distribuzione delle dosi alle farmacie spetterà alle aziende sanitarie locali territorialmente competenti. Il vaccino non si può essere somministrato a “soggetti ad estrema vulnerabilità o con anamnesi positiva per pregressa reazione allergica grave/anafilattica”. Vediamo come funzionerà, nel dettaglio, la somministrazione dei vaccini anti-Covid in farmacia.
Vaccini anti-Covid, cosa deve fare il farmacista
Per quanto riguarda i farmacisti, la remunerazione è di 6 euro per ogni singola inoculazione. La farmacia deve vaccinare solamente su appuntamento, acquisendo il consenso informato da parte del paziente da vaccinare. Il farmacista deve indossare la mascherina Ffp2 e un camice monouso. Tra gli obblighi del farmacista c’è quella di sanificare le superfici di contatto tra una somministrazione e l’altra, considerando al momento della prenotazione il tempo necessario per effettuare questa operazione. Il farmacista che somministra il vaccino deve prime seguire un corso e il protocollo contiene anche le indicazioni da seguire – con tanto di informazioni sui farmaci da somministrare e in che dosi – in caso di reazioni avverse.
Come funzionano le vaccinazioni in farmacia
La vaccinazione in farmacia deve seguire rigide regole e non solo per quanto riguarda la sanificazione e l’igiene. Intanto gli ambienti della farmacia devono essere divisi: ci deve essere un primo spazio che è un punto di accettazione del paziente, c’è poi l’obbligo di un’area di preparazione, un’area di somministrazione e infine un’area di monitoraggio. Per la somministrazione si dovrebbero preferire aree esterne o, nel caso in cui non sia possibile, un’area interna separata dagli spazi per l’utenza abituale con un ricambio d’aria. All’esterno viene prevista anche la possibilità di allestire un gazebo, come già avviene in alcune città per i tamponi effettuati in farmacia.
Vaccini in farmacia, cosa deve fare il cittadino
I cittadini che vogliono vaccinarsi in farmacia, dopo aver prenotato la somministrazione, devono innanzitutto dichiarare il loro consenso informato e di non aver avuto contatti negli ultimi 14 giorni con persone positive al Covid-19, né di avere avuto febbre e sintomi respiratori. I cittadini che si vaccinano devono indossare una mascherina chirurgica o Ffp2. Dopo aver ricevuto la dose del vaccino, i pazienti devono stare 15 minuti nell’area di osservazione per verificare gli eventuali casi di reazioni avverse.