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Come funziona Opzione donna, la circolare Inps spiega chi può fare domanda nel 2023

L’Inps ha pubblicato una circolare che chiarisce nel dettaglio chi può richiedere Opzione donna nel 2023, quali sono i requisiti per accedere alla pensione anticipata, quando arrivano i pagamenti e come fare domanda.
A cura di Luca Pons
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Opzione donna è l'anticipo pensionistico rivolto ad alcune donne che, dopo la stretta effettuata dal governo Meloni, richiede dei criteri molto specifici per andare in pensione. Il governo ha annunciato che intende allargarla e renderla disponibile a più donne. Nel frattempo, comunque, l'Inps ha comunicato in una circolare ufficiale quali sono i requisiti per accedere a Opzione donna.

Chi può richiedere Opzione donna, i requisiti completi

L'Istituto ha spiegato che può utilizzare Opzione donna chi ha maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2022. Questi requisiti sono un'anzianità contributiva di 35 anni, quindi aver versato 35 anni di contributi, e un'età anagrafica di 60 anni. Il requisito di età anagrafica si abbassa a 59 anni per chi ha un figlio, e a 58 anni per chi ha due o più figli.

In più, quando si presenta la domanda bisogna essere in una delle seguenti condizioni:

  • assistere da almeno sei mesi il coniuge o la parte dell’unione civile o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità, oppure un parente o un affine di secondo grado convivente nel caso in cui i genitori, il coniuge o l’unito civilmente della persona con handicap grave abbiano compiuto i settanta anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti oppure siano deceduti o mancanti;

Ovvero, la lavoratrice per avere Opzione donna deve convivere da almeno sei mesi di fila o con un parente stretto – coniuge, parte di unione civile o parente di primo grado – che ha una disabilità grave. Si considera ‘convivente' chiunque vive allo stesso indirizzo, non per forza nello stesso appartamento.

Può anche essere un parente, anche acquisito, di secondo grado con disabilità grave. In questo caso, la persona con disabilità non deve avere dei genitori o dei compagni (coniuge, parte di unione civile) che possono prendersene cura. In particolare, i genitori o compagni devono: essere over 70; oppure avere una malattia invalidante (che determina  riduzione o perdita dell'autonomia personale, che richiede assistenza continuativa o frequenti monitoraggio medico clinici, o che richiede la partecipazione attiva del familiare nel trattamento sanitario); oppure essere morti o mancanti.

  • presentare una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti Commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, pari almeno al 74%;

Può ottenere Opzione donna chi ha un'invalidità pari o superiore al 74%, che può esserci per incidenti o per altri motivi di salute. Questa riduzione della capacità di lavorare deve essere comunque accertata dagli organi competenti.

  • essere lavoratrici dipendenti o licenziate da imprese per le quali è attivo, alla data del 1/1/2023 ovvero è attivato in data successiva, un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale.

Accedono a Opzione donna anche le dipendenti di un'azienda in crisi – nel senso che ha formalmente aperto nel 2023 un tavolo di confronto per gestire la crisi aziendale – e quelle lavoratrici che sono state licenziate da un'azienda di questo tipo, purché il licenziamento sia avvenuto quando il tavolo di confronto era attivo e non abbiamo ripreso a lavorare come dipendenti a tempo indeterminato nel frattempo. Per le donne in questa categoria, l'età di accesso a Opzione donna è abbassata automaticamente a 58 anni, sempre con 35 anni di contributi.

Quando arriva l'assegno di Opzione donna

Una volta maturati i requisiti e fatta la domanda per accedere all'anticipo pensionistico di Opzione donna, il pagamento della pensione inizia dopo dodici mesi dal momento in cui si maturano i requisiti, per le dipendenti. Per le lavoratrici autonome, invece, il tempo di decorrenza è di diciotto mesi da quando si maturano i requisiti.

La decorrenza non può essere anteriore al 1° febbraio 2023 per le lavoratrici che ricevono la pensione dall'assicurazione generale obbligatoria o dalle forme sostitutive di questa. Non può essere prima del 2 gennaio 2023 per le lavoratrici dipendenti che ricevono la pensione dalle forme esclusive dell'assicurazione generale obbligatoria. Il pagamento si può ricevere anche dopo la prima decorrenza utile, basta che i requisiti siano stati raggiunti entro il 31 dicembre 2022.

Come fare richiesta per avere Opzione donna

Le lavoratrici interessate devono presentare domanda all'Inps allegando i documenti richiesti. La richiesta può essere poi ritirata, se si vuole, come tutte le domande di pensione. Tra i documenti da allegare c'è un'autodichiarazione relativa all'assistenza di una persona con disabilità, in cui bisogna inserire anche i dati della persona in questione. Se la disabilità è stata riconosciuta con una sentenza, bisognerà allegare anche la sentenza. Il requisito della convivenza viene poi accertato d'ufficio, verificando il domicilio e la residenza delle persone coinvolte.

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