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Come funziona la Zes unica per il Mezzogiorno e cosa prevede la misura del decreto Sud

Dal primo gennaio 2024 le otto Zone economiche speciali saranno accorpate in una Zes unica per tutto il Sud Italia, che godrà di vantaggi fiscali e di procedure burocratiche semplificate.
A cura di Andrea Miniutti
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Il decreto Caivano non è stato l'unico provvedimento approvato nel Cdm di giovedì scorso. Infatti, il governo Meloni ha approvato anche il decreto Sud, che tra le sue misure prevede l'istituzione di una Zes unica. Infatti, le otto Zone economiche speciali che riguardavano le regioni del Mezzogiorno – Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna – saranno riunite in una struttura centralizzata. Con l'obiettivo di rilanciare l'economia del Sud Italia e delle Isole, la Zes unica entrerà in vigore dal primo gennaio 2024 e, stando alla bozza del decreto, avrà una durata di dieci anni.

Cosa significa Zes unica e quali regioni comprenderà

Si chiama Zes unica perché andrà ad accorpare le otto Zone economiche speciali che sono state in vigore fino ad oggi, vale a dire:

  • ZES Abruzzo;
  • ZES Calabria;
  • ZES Campania;
  • ZES Ionica Interregionale Puglia-Basilicata;
  • ZES Adriatica Interregionale Puglia-Molise;
  • ZES Sicilia Orientale;
  • ZES Sicilia Occidentale;
  • ZES Sardegna.

Quindi, le sette regioni che formeranno la Zes unica sono l'Abruzzo, la Basilicata, la Calabria, la Campania, il Molise, la Puglia, la Sicilia e la Sardegna.

 

Così si legge nel comunicato stampa della Presidenza del Consiglio dei ministri, diffuso dopo il Cdm di giovedì scorso, "si introduce un nuovo sistema di governance della Zes unica" che sarà quindi guidata da una cabina di regia istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, la quale avrà funzioni di indirizzo, coordinamento, vigilanza e monitoraggio. Inoltre, è stata istituita anche la "Struttura di missione per la ZES”, che dipenderà direttamente da Raffaele Fitto, ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR. Questa avrà il compito di aggiornare il Piano strategico Zes e si occuperà delle attività necessarie a prevenire i tentativi di infiltrazione da parte della criminalità organizzata.

Come la misura aiuterà il Mezzogiorno

Tutte le aziende che operano nella Zes unica godranno di regimi fiscali agevolati e avranno procedure burocratiche semplificate. Così viene specificato nel comunicato stampa:

All’interno dell’area ZES, le aziende già operative e quelle che si insedieranno potranno beneficiare di diverse tipologie di vantaggi (speciali condizioni), quali la previsione di un’autorizzazione unica per l’avvio delle attività produttive e il riconoscimento, fino al 2026, di un credito d’imposta nella misura massima consentita dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027 per l’acquisizione dei beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive.

Ad oggi non ci sono ulteriori dettagli sui vantaggi che interesseranno le regioni del Sud Italia e le Isole, bisognerà attendere il testo del decreto per sapere anche quanti fondi saranno impiegati a sostegno del Mezzogiorno.

Quando parte la Zes unica al Sud e quanto dura

La Zes unica sarà ufficialmente attiva dal primo gennaio del 2024 e, da quanto emerge dalla bozza del decreto, durerà fino al 2034, per una durata totale di dieci anni. Invece, nel comunicato stampa si specifica che la "Struttura di missione per la Zes" avrà una durata triennale: i benefici che la misura prevede, quindi, saranno disponibili fino al 2026.

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