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Come funziona il contributo per l’affitto inserito nel nuovo decreto Lavoro

Il contributo per l’affitto previsto nel decreto Lavoro fa parte dell’assegno di inclusione, che andrà a sostituire il reddito di cittadinanza dal prossimo anno.
A cura di Tommaso Coluzzi
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I percettori del nuovo assegno di inclusione avranno un contributo per l'affitto. La misura è inserita nel decreto Lavoro, che arriverà sul tavolo del governo nel Consiglio dei ministri di lunedì primo maggio, e andrà a sostituire il reddito di cittadinanza a partire dal prossimo anno. Nel testo – di cui nelle ultime ore sta circolando una nuova bozza aggiornata – si parla di un ulteriore contributo per pagare l'affitto per le famiglie che accederanno alla nuova politica di sostegno al reddito e contrasto alla povertà. Sarà un importo aggiuntivo, che andrà ad aggiungersi ai 500 euro previsti dall'assegno di inclusione.

Nel passaggio del testo si legge:

Il beneficio è altresì composto da una integrazione del reddito dei nuclei familiari residenti in abitazione concessa in locazione con contratto ritualmente registrato, per un importo pari all'ammontare del canone annuo previsto nel contratto in locazione, come dichiarato a fini ISEE, fino ad un massimo di euro 3.360 annui.

Non è ancora chiaro se potranno accedere a questo contributo anche gli occupabili, che non avranno l'assegno di inclusione ma lo strumento di attivazione. Per chi non ha nel proprio nucleo familiare un minore, un over 60 o una persona con disabilità, infatti, non sarà più beneficiare dell'assegno di inclusione che andrà a sostituire il reddito di cittadinanza.

Il contributo per l'affitto, perciò, consisterà in un'integrazione dell'assegno per un massimo di 280 euro mensili, che andranno aggiunti ai 500 di base e alle eventuali maggiorazioni previste dalla scala di equivalenza. Per ogni persona disabile, minore o con più di sessant'anni presente nel nucleo familiare l'assegno crescerà automaticamente.

In ogni caso si tratta ancora di un testo non definitivo, per quanto la bozza che circola è stata aggiornata nuovamente nelle ultime ore e dovrà essere approvata lunedì sera in Consiglio dei ministri. Non è detto che non arrivino altri aggiustamenti, anche alla luce dell'incontro con i sindacati di domenica sera.

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