Come funziona il bonus per i trasporti pubblici per studenti e lavoratori introdotto dal dl Aiuti
Il decreto aiuti, approvato lunedì dal governo, potrebbe tornare ancora una volta in Cdm per nuovi "aggiustamenti tecnici". Lo scopo dovrebbe essere quello di semplificare alcune misure del maxi provvedimento da 14 miliardi di euro, finanziato in gran parte con il prelievo straordinario degli extra profitti delle aziende energetiche, innalzato al 25%. La modifica potrebbe riguardare l'erogazione del bonus una tantum da 200 euro per lavoratori (autonomi e dipendenti) e pensionati con reddito inferiore ai 35mila euro, come sostegno per l'inflazione causata dalla guerra. Tra gli aggiustamenti in programma, spiegano fonti di governo all'Ansa, dovrebbe rientrare anche l'estensione alle imprese agricole degli aiuti del fondo per le imprese maggiormente colpite dalla crisi in Ucraina.
Il bonus una tantum, potrebbe essere anticipato dai datori di lavoro, con le mensilità di giugno-luglio, mentre per i pensionati interverrà l'Inps. In questi due casi probabilmente non servirà fare domanda. Per gli autonomi invece dovrebbe essere creato un fondo ad hoc, per cui dovrebbe essere attivata una procedura per ottenere il bonus.
Nel decreto aiuti è stato introdotto anche è un bonus per chi viaggia a bordo del trasporto pubblico locale, uno sconto per gli abbonamenti di bus, metropolitane e treni, un modo favorire l'uso dei mezzi pubblici e contrastare così l'aumento dei prezzi del carburante. Come funzionerà l'agevolazione?
Come funziona il bonus per i trasporti
Il ministro del Lavoro Orlando ha spiegato che il bonus contro l'inflazione "interviene sulle fasce più deboli di pensionati e lavoratori, riequilibrandoli rispetto allo choc che la crisi ha avuto e rispetto ai sovraprofitti. È prevista un'estensione, con esito sociale positivo, della platea delle persone beneficiarie del bonus energia con le famiglie numerose e aggiungo che è previsto un fondo per un supporto a studenti e lavoratori sui trasporto pubblici che consente uno sconto sugli abbonamenti e questo attenua l'effetto sui salari più bassi".
Non si sa ancora a quanto ammonterà e come si potrà ottenere il bonus per i trasporti, bisognerà aspettare la pubblicazione del decreto aiuti in Gazzetta Ufficiale e poi attendere gli eventuali decreti attuativi dei ministeri coinvolti per avere informazioni più dettagliate. Ci sono comunque diverse ipotesi sul tavolo: l'agevolazione potrebbe arrivare con uno sconto al momento dell'acquisto del titolo di viaggio, presentando una certificazione Isee; oppure una detrazione fiscale da ottenere dopo la dichiarazione dei redditi; un'altra possibilità è quella del rimborso da richiedere su una piattaforma dedicata.
Al momento è ancora in vigore invece il bonus mobilità, per un massimo di 750 euro, che si può richiedere fino al 13 maggio. In pratica si tratta di un credito d'imposta, introdotto con il decreto Rilancio, riconosciuto a chi, tra il 1 agosto 2020 e il 31 dicembre 2020, ha sostenuto spese per l'acquisto di mezzi e servizi di mobilità sostenibile (monopattini elettrici, biciclette elettriche, acquisto di servizi di mobilità elettrica in condivisione o sostenibile come il car sharing) che può essere utilizzato anche per coprire i costi di abbonamento ai mezzi pubblici.