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Come funziona il ballottaggio e come si vota per l’elezione del sindaco

I cittadini torneranno al voto per il turno di ballottaggio del 17 e 18 ottobre nei Comuni in cui alla prima tornata elettorale, nessuno dei candidati ha ottenuto il numero di voti sufficiente per essere eletto. Tra le città che attendono il secondo turno ci sono anche Roma, Torino e Trieste. Nei Comuni con meno di 15mila abitanti, invece, il ballottaggio è previsto solo nel caso in cui due aspiranti sindaco abbiano raccolto lo stesso numeri di voti al primo turno.
A cura di Giuseppe Pastore
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C'è attesa per l'esito dei ballottaggi che domenica 17 ottobre (dalle ore 7 alle ore 23) e lunedì 18 (dalle ore 7 alle ore 15) vedranno nuovamente al voto i cittadini dei Comuni in cui non è stato eletto nessun sindaco al primo turno. Le elezioni amministrative 2021, infatti, condurranno al secondo turno diverse città tra cui anche tre capoluoghi di Regione come Roma, Torino e Trieste in cui nessuno dei candidati, al primo turno di elezioni, è riuscito a raccogliere la maggioranza assoluta dei voti (il 50% + 1) necessaria per essere eletto. Tra i Comuni che andranno al ballottaggio ci sono anche i sei capoluoghi di provincia di Benevento, Caserta, Isernia, Latina, Savona e Varese. La normativa per i ballottaggi, infatti, prevede che nei Comuni con una popolazione superiore ai 15mila abitanti in cui nessuno degli sfidanti vinca al primo turno, è fissato un ballottaggio nella "seconda domenica successiva" tra i candidati che abbiano raccolto più voti. Viene così eletto sindaco il candidato più votato, ma in caso di parità di preferenze il primo cittadino sarà l'aspirante che, tra i due finiti al ballottaggio, sia collegato alla lista o al gruppo di liste che ha ottenuto più voti. Nei Comuni più piccoli, quindi in quelli con meno di 15mila abitanti, viene eletto sindaco il candidato che ottiene il numero più alto di voti (non è necessaria la maggioranza assoluta) e per questo si ricorre al ballottaggio solo in caso di parità di preferenze. In caso di ulteriore parità al secondo turno, viene proclamato sindaco il più anziano per età.

Come funziona il ballottaggio e chi vince

Come prevede la normativa, al turno di ballottaggio "sono ammessi i due candidati alla carica di sindaco che hanno ottenuto al primo turno il maggior numero di voti", mentre a vincere al secondo turno è "il candidato che ha ottenuto il maggior numero di voti validi". L'attribuzione dei seggi in Consiglio comunale avviene solo dopo l'elezione del sindaco e quindi, nel caso di specie, solo dopo l'esito del ballottaggio. L'articolo 73, comma 8, del Testo unico degli enti locali, infatti, prevede che alle liste collegate al vincitore del secondo turno venga attributo il 60% dei seggi disponibili, sempre che la stessa percentuale non sia già stata raggiunta al primo turno e a patto che alla prima tornata non ci siano state altre liste ad aver superato il 50% dei voti. A tal proposito, ci sono state anche due sentenze del Consiglio di Stato a chiarire come debba avvenire la ripartizione dei seggi in caso di ballottaggio. Con la sentenza n. 5177 del 2010 e con quella n. 01269 del 2011, infatti, i giudici hanno stabilito che i seggi in Consiglio comunale devono essere assegnati tenendo conto dei risultati che liste e partiti hanno totalizzato al secondo turno e non sulla base dei voti raccolti alla prima tornata. Ciò significa semplicemente che mentre resta valida l'eventuale preferenza accordata al primo turno ai singoli candidati consiglieri, è necessario attendere l'esito del ballottaggio per la ripartizione effettiva dei seggi tra le liste che abbiano superato la soglia di sbarramento del 3%.

Come si vota al ballottaggio alle elezioni comunali

In occasione del secondo turno, potranno votare tutti gli elettori iscritti nelle liste elettorali e quindi anche quel 46% di italiani che si è astenuto il 3 e 4 ottobre. Ma a differenza del primo turno, al ballottaggio la modalità di voto non contempla la possibilità di esercitare il voto disgiunto e quindi di scegliere una lista collegata ad un candidato diverso da quello votato. Ai cittadini, infatti, sarà consegnata una scheda con i nomi dei due sfidanti in cui saranno indicate le liste collegate ad ognuno. Basterà tracciare un simbolo sul nome di uno dei due aspiranti sindaco per esprimere la propria preferenza, mentre resterà valido l'eventuale voto già accordato al primo turno ai candidati consiglieri. Inoltre, le liste in sostegno dei due sfidanti giunti al ballottaggio potrebbero essere di più di quelle riportate sulla scheda elettorale il 3 e 4 ottobre perché la legge consente, entro 7 giorni dalla prima tornata, di raggiungere apparentamenti per fortificare le candidature. L'articolo 72, comma 7, del Testo unico degli enti locali, infatti, prevede che:

Per i candidati ammessi al ballottaggio rimangono fermi i collegamenti con le liste per l'elezione del consiglio dichiarati al primo turno. I candidati ammessi al ballottaggio hanno tuttavia facoltà, entro sette giorni dalla prima votazione, di dichiarare il collegamento con ulteriori liste rispetto a quelle con cui è stato effettuato il collegamento nel primo turno. Tutte le dichiarazioni di collegamento hanno efficacia solo se convergenti con analoghe dichiarazioni rese dai delegati delle liste interessate.

Dopo quanti giorni si va al ballottaggio

Prima che i cittadini tornino ai seggi per eleggere il sindaco del proprio Comune, saranno passate due settimane dal voto del 3 e 4 ottobre. Sino ad allora, i candidati avranno reso noti eventuali apparentamenti con qualcuno degli sfidanti sconfitti al primo turno per ampliare il numero di forze politiche e di liste in proprio sostegno. È la legge, ad ogni modo, a fissare il turno del ballottaggio nella seconda domenica successiva al primo turno. Per questo, gli elettori torneranno in cabina elettorale nelle giornate del 17 e 18 ottobre in tutti i Comuni che non sono riusciti ad eleggere un nuovo sindaco due settimane prima. La data del ballottaggio può essere posticipata solo per impedimento permanente o decesso di uno dei candidati ammessi al ballottaggio. In questo caso, infatti, la normativa prevede che al ballottaggio partecipi "il candidato che segue nella graduatoria" e che il secondo turno venga fissato "la domenica successiva al decimo giorno dal verificarsi dell'evento".

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