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Concessioni balneari, le ultime notizie

Come è andato lo sciopero dei balneari, anche il Papeete ha chiuso gli ombrelloni

Come è andato lo sciopero dei balneari, in programma oggi per protestare contro le incertezze che ancora sussistono sulle concessioni scadute? Facciamo un bilancio della giornata.
A cura di Annalisa Girardi
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Quando la giornata dello sciopero dei balneari – che in realtà hanno chiuso gli ombrelloni solo poche ore questa mattina – si sta per concludere, è scontro sulla riuscita della mobilitazione. Le sigle sindacali che hanno lanciato la protesta hanno parlato di un successo sopra le aspettative e di "una partecipazione quasi totale" delle località marittime e turistiche più importanti della penisola. Mentre il Codacons ha parlato di "flop" dell'iniziativa, cercando di concentrare l'attenzione sui rincari che i consumatori devono affrontare per passare una giornata al mare, con i prezzi di lettini e ombrelloni sempre più elevati.

Da parte loro, gli operatori del settore pretendono chiarezza sulle concessioni scadute e chiedono al governo trasparenza rispetto alle gare e alle nuove regole. A partecipare alla protesta anche il Papeete Beach di Milano Marittima, con il proprietario dello stabilimento – Massimo Casanova, ex eurodeputato della Lega – che ha criticato nuovamente la direttiva Bolkestein, sottolineando che "dobbiamo salvaguardare le nostre peculiarità e le nostre eccellenze".

Non è ancora chiaro quando sarà esaminato e varato il provvedimento con cui il governo dovrebbe riordinare il tema delle concessioni e aprire alle gare. Nell'ultimo Consiglio dei ministri non ha avuto spazio e di conseguenza se ne riparlerà dopo la pausa estiva. "Il tema è quello di trovare una posizione di mediazione tra le giuste esigenze degli imprenditori e le regole europee. C'è stata una sentenza abbastanza chiara del Consiglio di Stato. Ora bisogna trovare una soluzione per fare in modo che coloro che hanno investito tanto non siano penalizzati", ha commentato il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto.

Le opposizioni però non ci stanno. E il segretario di +Europa, Riccardo Magi, ha annunciato che il suo partito presenterà un emendamento al decreto Concorrenza per indire subito le gare: "Pure il Papeete ha scioperato: Giorgia Meloni non può sottrarsi al caos che ha creato sulle concessioni balneari. È ora di dire basta a questo privilegio per pochi a danno di tutti, a questo spreco di denaro pubblico con pezzi di demanio praticamente regalati, allo scempio delle spiagge a pagamento dove è preclusa persino la vista del mare. Nel disegno di legge concorrenza, che di vera concorrenza e di vere liberalizzazioni non si occupa, presenteremo un emendamento per mettere subito a gara le spiagge, chiudendo per sempre questa imbarazzante e dannosa vicenda".

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