Come è andato a finire il rebus alleanze in Basilicata per le elezioni regionali
Alla fine in Basilicata il campo largo è quello della destra. Dopo giorni di trattative e polemiche, Azione ha deciso di non accodarsi a Partito democratico e Movimento Cinque Stelle, scegliendo invece di sostenere il candidato del centrodestra, Vito Bardi. Italia Viva ha fatto lo stesso. "Mentre la sinistra in Basilicata si è divisa e il campo largo si è ristretto, il centrodestra è unito e compatto a sostegno del presidente Bardi, vogliamo serietà, competenza e concretezza. Ancora una volta si dimostra che il centro è solo nel centrodestra e lo stanno dimostrando Renzi e Calenda che non hanno più alternative e sostengono Bardi", ha commentato il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi.
A differenza di quanto accaduto in Abruzzo, quindi, in Basilicata i partiti centristi sosterranno il candidato del centrodestra e non quello su cui – a fatica – hanno trovato infine l'intesa M5s e Pd. Una decisione che comunque non convince tutti. Gianni Pittella, ex europarlamentare dem e oggi esponente di spicco di Azione nella Regione, ha infatti criticato la scelta, in contrasto anche con il fratello, Marcello Pittella, un'altra delle figure principali nel partito. Entrambi portano con loro una base elettorale locale consistente, per cui l'appoggio a un candidato piuttosto che a un altro da parte dei fratelli Pittella ha un peso specifico considerevole.
Pd e M5s, da parte loro, dopo il ritiro della candidatura del primario oculista Domenico Lacerenza, hanno trovato un nuovo nome per la corsa alla presidenza regionale in Piero Marrese, presidente della provincia di Matera. Che spera di riuscire a coinvolgere anche Basilicata Casa Comune, il movimento civico cattolico dell'imprenditore Angelo Chiorazzo, prima sostenuto dai dem ma poi costretto al passo indietro dai pentastellati.
In Piemonte le cose saranno ancora più caotiche. Pd e M5s correranno divisi, dopo l'annuncio dei dem di voler candidare l'assessora Gianna Pentenero. Annuncio a cui Giuseppe Conte ha risposto proclamando la corsa in solitaria per il Movimento.